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Il libro

Mario Rigoni Stern ora è anche un fumetto d'autore

Mario Rigoni Stern è anche un fumetto. D’autore. Una storia dai colori sobri e dai pensieri puri che esce per Becco Giallo. La casa editrice nata Treviso nel 2005 ed oggi attiva a Padova, si è distinta recentemente per la divulgazione di biografie, temi contemporanei e storie di cronaca col linguaggio della graphic novel, rivolta ai ragazzi oltre che agli appassionati del genere.

Ha raccontato di Peppino Impastato, Borsellino e Falcone, del G7 a Genova, della strage di Bologna e di quella di Ustica. Tra le biografie recenti Rosa Parks, mons. Giovanni Nervo, Galileo Galilei, Margherita Hack.

Nel 100° della nascita ecco il volume sullo scrittore asiaghese: vi è proposto un omaggio antiretorico che incrocia le sue narrazioni e la biografia, con la formula dei disegni che lo avrebbe sorpreso ma «molto probabilmente Mario avrebbe gradito» scrive nella prefazione Sergio Frigo, presidente del Premio letterario Rigoni Stern.

I due grandi temi che pervadono le sue opere letterarie, ricorda Frigo, sono forze possenti: quella della storia - «la guerra che tutto travolge senza remissione », e la natura, «che invece rimargina le ferite e risolleva l’uomo dagli abissi in cui si va periodicamente a cacciare».
Ed è esattamente in questa direzione che va la sceneggiatura di Trainini, che sceglie di incrociare la vicenda de “Il sergente nella neve“, in cui Mario Rigoni Stern ripercorre la ritirata di Russia con i suoi alpini riportati “a baita“, con quella di “Ritorno sul Don“, quando lui stesso accompagnato dalla moglie si mette in viaggio verso l’Est per rivedere i luoghi della guerra, col cuore gonfio e la toponomastica impressa nella mente.

Il libro “Rigoni Stern“, 144 pagine, Becco Giallo, parte dal 1970, quando al tavolo di impiegato del catasto ogni tanto la mano inspiegabilmente scivola a trascrivere i nomi dei commilitoni: «Sento di avere un conto in sospeso con la memoria» dice Mario nel fumetto.
Chiama l’agenzia, si fa organizzare un lungo viaggio in treno, a Kiev lui e Anna sono attesi da una guida per andare nella steppa russa e rivivere i luoghi della sua esperienza al fronte: a Larissa che lo accompagna chiederà di vedere meno monumenti e di stare più con la gente. Si riaccende il ricordo, lo scrittore sembra rivivere le notti dei proiettili, della tormenta di neve, di qua e di là del fiume. Le illustrazioni di Chiara Raimondi cambiamo colore ogni volta che si passa dal presente al passato, con sfumature talora terrose, talora algide a rispecchiare di volta in volta realtà e rievocazione. Molte frasi sono tratte proprio dai due libri citati, nel rispetto del pensiero di Rigoni Stern e delle sue descrizioni, fino all’alba della sconfitta, alla battaglia di Nicolaevka - nome che verrà sepolto dalla geografia - fino al campo di concentramento nazista. E’ nel percorso di una vita, e nel ritorno a casa nel verde dell’Altipiano così amato, che lo scrittore si rivela testimone di una fede, quella nell’umanità. 

Camilla Trainini, classe 1988, dopo la laurea in Lettere moderne muove i primi passi nel mondo della sceneggiatura frequentando il Centro del Fumetto Andrea Pazienza di Cremona. Nel 2017 collabora con l’etichetta indipendente McGuffin Comics. Chiara Raimondi, nata nel 1996, studia Linguaggi del fumetto all’Accademia di Bologna dopo la laurea triennale. Esordisce con il collettivo La Stanza e lavora a diverse autoproduzioni e sceneggiature. 

Nicoletta Martelletto

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