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Aveva 61 anni

Lutto nella cultura: è morto lo scrittore e regista vicentino Vitaliano Trevisan

Vitaliano Trevisan, 62 anni
Vitaliano Trevisan, 62 anni
Vitaliano Trevisan, 62 anni
Vitaliano Trevisan, 62 anni

È morto lo scrittore, attore, regista e sceneggiatore vicentino Vitaliano Trevisan. Aveva 61 anni. Nato a Sandrigo il 12 dicembre 1960, negli ultimi anni si è diviso tra la sua Campodalbero di Crespadoro e una nuova vita nelle campagne della provincia di Pisa. È stato trovato senza vita nella sua abitazione. 

Trevisan è diventato tardi uno scrittore. Prima, come raccontato in "Works" (2006), ha svolto una lunga serie di lavori, dal manovale al gelataio. Nato nel 1960, ha vissuto a lungo a Cavazzale, spostandosi a Roma, poi tornando nel Vicentino (a Crespadoro, dove ha casa e dove ha trascorso lunghi anni con il fedele cane Dean Martin), arrivando poi fin nei dintorni di Pisa. Ha pubblicato i primi racconti ("Un mondo meraviglioso" nel 1997 e "Trio senza pianoforte/oscillazioni" nel 1998) per poi divenire famoso con il romanzo "I quindicimila passi" (Einaudi, 2002), molto apprezzato dalla critica. Il libro ha ricevuto il Premio Lo Straniero e il premio Campiello Francia 2008. Nel 2003 è autore del soggetto e della sceneggiatura di "Primo amore" di Matteo Garrone, assieme al regista stesso e a Massimo Gaudioso, nonché attore principale. Recita anche nel film "Il riparo", in "Dall'altra parte del mare" e, per la tv, in "R.i.s Roma- Delitti imperfetti". Nel 2016 è coprotagonista del film "Senza lasciare traccia". Nel 2017 vince il Premio Riccione per "Il delirio del particolare". Lo scorso autunno ha preso parte alle riprese di "Un passo dal cielo". 

È stato uno dei primi artisti italiani a prendere pubblicamente una posizione contro l'istituzione della carta verde sanitaria, spiegandone i motivi lo scorso agosto in un'intervista al GdV. «Se mi chiedono il green pass non andrò in scena o su un set - disse -. Lo ritengo un mezzo discriminatorio». Netta anche la sua posizione sui vaccini. «Non sono tenuto a giustificare la mia scelta più di quanto sia obbligato a rispondere al telefono o al campanello di casa - aveva scritto sulla sua pagina Facebook -. Ps.: continuerò a scrivere copioni e sceneggiature anche se non potrò essere presente a spettacoli o proiezioni».

 

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IL CORDOGLIO. «A nome dell'amministrazione comunale - dichiara il sindaco Francesco Rucco - esprimo cordoglio per la prematura scomparsa di Vitaliano Trevisan, eclettico artista vicentino le cui doti di scrittore, attore e regista sono state in più occasioni riconosciute a livello nazionale e internazionale. Spirito critico, spesso controcorrente, a Vicenza e alla vita culturale cittadina Vitaliano Trevisan è rimasto a suo modo sempre legato, fino alla recentissima partecipazione al film “La Rua. La magia di Vicenza”, prodotto dal Comune con l’associazione Comitato per la Rua di Vicenza». Anche l'ex vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci ha voluto ricordarlo con un post su Facebook: «È morto quello che penso il più grande romanziere italiano del nostro tempo. Gli sono stato anche amico, tanti anni fa, e ci eravamo ritrovati di recente. Ma non conta granché, questo aspetto personale, al cospetto del primo tema: è morto il più grande romanziere italiano del nostro tempo, l’unico che sapeva raccontare questo mondo e la sua insensatezza con eleganza, stile, spirito, e soprattutto ritmo. Restano i suoi strepitosi romanzi e racconti. Su tutti, “I quindicimila passi”, e forse ancora di più “Un mondo meraviglioso”. Ecco, forse non lo è, un mondo meraviglioso. Eppure lo è. Ciao Vitaliano Trevisan».

 

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