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LE CONFESSIONI DI FRANCESCO

La copertina del libro Francesco Lorenzi autore del libro e leader dei “ The Sun”
La copertina del libro Francesco Lorenzi autore del libro e leader dei “ The Sun”
La copertina del libro Francesco Lorenzi autore del libro e leader dei “ The Sun”
La copertina del libro Francesco Lorenzi autore del libro e leader dei “ The Sun”

Il cardinale Luís Antonio Tagle, arcivescovo di Manila l’ha definito “un dono, una grazia, una chiamata”. Oggi sarà presentato nella sala d’onore della Triennale di Milano, ma già da due settimane “I segreti della luce” (Rizzoli, 368 pagine) è il libro più venduto della spiritualità cristiana su Amazon. L’autore è il musicista Francesco Lorenzi di Zanè, leader dei “The Sun” (che a metà dicembre saranno in Giordania, a suonare per i profughi cristiani scappati dall’Irak), alla seconda fatica letteraria. Il suo primo libro, “La strada del sole” pubblicato nel 2014, sempre da Rizzoli, ha venduto oltre 20 mila copie, è stato tradotto in nove lingue e sta per uscire la nona ristampa. «Non posso che ringraziare chi l’ha già comprato sulla fiducia» commenta l’autore, ancora frastornato per un’avventura che si sta rivelando più grande di lui. Il card. Tagle ha definito il suo libro “Un dono, una grazia, una chiamata”... una grande responsabilità? Anche troppo! Quando ho ricevuto la prefazione mi sono commosso profondamente. È stato veramente un dono, perché non avevo chiesto di scrivere la prefazione a destra e a manca, ma solo a lui, sapendo che era una richiesta ardita, conoscendo i suoi impegni, la particolarità del mio scritto e il fatto che mi sono spinto molto in là. È davvero una versione moderna delle Confessioni di Sant’Agostino? Non lo volevo dire io, ancora mi imbarazza. Essendo vicini noi alla spiritualità agostiniana, il fatto che il cardinale abbia citato le Confessioni, dicendo che può essere una confessione moderna, è il massimo. In questo lavoro sono stato tanto guidato, è nato dalla preghiera e dalla meditazione. Quando cominci a vivere in un certo modo scopri che c’è un amore e un fluire che nasce quando ci mettiamo in ascolto. Vuol dire che l’ha scritto in uno stato di trance o di flusso di coscienza, alla Joyce? Già nel precedente libro avevo scritto che ciò che davvero stava facendo cambiare la mia vita era il risultato della preghiera ed erano degli appunti che solo negli anni ho scoperto chiamarsi locuzioni interiori. Considerando le mie debolezze, la fragilità e le ferite che mi portavo, se non avessi ricevuto questi suggerimenti in preghiera non avrei mai avuto la forza per cambiare i miei atteggiamenti. Questa scintilla però chiede di essere connessa. Il libro è il risultato di tante notti e albe di preghiera e di ascolto. La preghiera mi ha portato messaggi che mi lasciano intendere quanto possiamo essere guidati, non solo dalle carezze amorevoli, ma anche da certe esortazioni e imperativi che non ci lasciano scampo. Perché ha sentito il bisogno di condividere un’esperienza così profondamente intima? Io non avevo nessuna intenzione di scrivere un libro di questo tipo e addentrarmi in un campo che dire minato è poco. Stavo vivendo un momento difficile della mia vita ed è stato come se un grande amico, che è venuto a trovarmi, capito che avevo tante cose da mettere a posto, mi avesse detto: se vuoi resto con te, finché ne avrai bisogno. Poi mi è arrivato un messaggio ben preciso: hai ricevuto tanto, adesso è momento di dare. Peccato che mi sia stato chiesto di dare cose che avrei voluto evitare di dire. Ma questa è l’essenza cristianesimo. Dio ci chiede di andare oltre noi stessi. Il senso della nostra vita è anche nella fraternità, che vuol dire rischiare di perdere qualcosa per il bene dell’altro. Perché parla di rischio? Perché questo libro è un grande rischio. Io non sono un teologo né un professore. Quando ho cominciato ad accettare questa cosa mi sono sentito molto inadeguato. Il card. Tagle ha scritto che “le gemme della grande tradizione biblica e spirituale del cristianesimo vengono rese disponibili”. Sono stato molto guidato. Amare Dio chiede impegno e sacrificio, ma sono consapevole che tutto questo è un dono, non c’è nulla che ci appartenga fino in fondo. Chi vorrebbe lo leggesse? Chiunque è alla ricerca della felicità e di una pienezza di vita, chiunque è disposto a mettersi in gioco. Si sente un maestro del terzo millennio? Se c’è una cosa che non faccio è dire: io sono al top, se fate così diventerete come me. Indico una strada, che può portare alla felicità, ma ognuno deve percorrerla a modo suo.

Marialuisa Duso

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