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La ricorrenza

Giornata mondiale del libro: i giovani seguono gli influencer. I volumi più letti nel Vicentino

Data Unesco dal '96: il 23 aprile morirono Shakespeare, Cervantes e De la Vega. Il Manifesto, nato ad Ivrea, pone al centro i libri, fonte di libertà e democrazia.
Il Booktok: libreria Palazzo Roberti di Bassano con Lorenza Manfrotto e Vittorio Campana (FOTO GIANCARLO CECCON)
Il Booktok: libreria Palazzo Roberti di Bassano con Lorenza Manfrotto e Vittorio Campana (FOTO GIANCARLO CECCON)
Il Booktok: libreria Palazzo Roberti di Bassano con Lorenza Manfrotto e Vittorio Campana (FOTO GIANCARLO CECCON)
Il Booktok: libreria Palazzo Roberti di Bassano con Lorenza Manfrotto e Vittorio Campana (FOTO GIANCARLO CECCON)

Il futuro del libro e della lettura in un manifesto. Ventidue punti, novantanove parole per suggellare l'anno di Ivrea Capitale del libro 2022. Un progetto redatto da Paolo Verri, coordinatore dell'intero programma, e da Enzo Risso, direttore scientifico di Ipsos. È l'eredità lasciata a politici, imprenditori e lettori al termine di un anno denso di iniziative, progetti, incontri, mostre e spettacoli. Il Manifesto, presentato nei giorni scorsi al teatro Gioiosa, alla presenza del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, è il frutto di un percorso di analisi e confronto che ha coinvolto oltre 150 partecipanti del mondo editoriale e culturale in una serie di incontri ai quali ha partecipato anche Cepell, il centro per il libro e la lettura.

L'indagine

Ad ispirare il documento, un'indagine Ipsos rivolta a mille maggiorenni da tutta Italia per capire quali siano le motivazioni che li spingono a leggere e quali abitudini abbiano. Ne è emersa una diffusa difficoltà di comprensione dei testi letti che, dal dato generale del 17 per cento, aumenta al 24 per cento nella fascia 18-25 anni e arriva al 30 per quella 25-34. A spingere alla lettura è il desiderio di rilassarsi, per il 35 per cento, seguito dalla ricerca di evasione, 30. Si ferma al 28 per cento la motivazione educativa, che scende al 18 quando si tratta di "generazione Z", molto sensibile agli influencer, i cui consigli di lettura verrebbero ascoltati dal 38 per cento dei giovani nati tra fine millennio e il 2012. Tra questi ragazzi, il 10 per cento ricorre alla lettura per trovare frasi da postare sui social. Altro dato che emerge con nettezza, il gradimento per il libro di carta, scelto dal 70 per cento del campione totale.

Il Manifesto nato ad Ivrea: 22 i punti come "Lettera Olivetti"

Il Manifesto, che ha preso le mosse dall'indagine Ipsos, è il frutto di una grande comunità, in vero spirito "olivettiano", che si è riunita attorno al libro come caposaldo di libertà e di democrazia. Ventidue i punti, come la famosa "Lettera", macchina da scrivere tra le più iconiche prodotte dall'industriale di Ivrea, e novantanove parole chiave che sanciscono diritti, desideri e proposte a salvaguardia della lettura. Tra questi, parole come "apprendimento", inteso come motore permanente nella vita delle persone. "Bambini", per il quale il libro è mezzo che li aiuta a entrare in contatto con se stessi e il mondo che li circonda. "Carta del lettore", da dare fin dall'infanzia. "Festival", che vanno sostenuti realizzando una rete unitaria delle esperienze. "Pluralismo" culturale e opinionale, che va garantito per dare spazio a tutte le idee. "Spirito critico", che va sostenuto come possibilità di creare cittadini consapevoli. Tre parole sulle quali Paolo Verri ha posto l'accento: "curiosità", "silenzio", "democrazia": «La prima la devo al mio maestro Beniamino Placido ed è fondamentale per scoprire dove ci troviamo più a nostro agio nella Babele, la seconda, perché a un certo punto, nel fragore della società è fondamentale ritagliarci lo spazio per stare soli con noi stessi e riflettere sulla nostra identità. Il contributo del libro alla forma della democrazia è enorme, perché dove più si legge e più si discute le nazioni sono più democratiche. Più ci informiamo, più approfondiamo la nostra storia individuale o collettiva più contribuiamo a una società polifonica, essenziale per il futuro del libro e della società».

L'impegno del ministro della Cultura

Durante la cerimonia a Ivrea, parole di sostegno e "buoni propositi" anche da parte del ministro Sangiuliano: «Ogni tanto la cultura deve trarre impulso dai manifesti. Mi impegno a promuoverlo, nel segno della bibliodiversità perché nessuna cultura va negata. Ed è bello che nel manifesto si parli di mitezza, della possibilità di confrontarsi con gli altri». Tra le proposte del ministro, anche quella di creare un sostegno «sul modello di ciò che è stato fatto per Impresa Donna, a chi intende aprire libreria, perché i librai svolgono una funzione sociale». Da Ivrea, il testimone passerà a Genova, durante il Salone internazionale del libro che si terrà a Torino dal 18 al 22 maggio. 

La Giornata mondiale del libro

Graphic novel, classici, scrittori locali, booktok. La scrittura conosce sempre più rivoli dove incanalare, storie, racconti, vicende ed esistenze. Se la Giornata mondiale del libro nasce sotto il patrocinio Unesco nel 1996 per promuovere la lettura, il 23 aprile è stato scelto perché è il giorno in cui, nel 1616, morirono tre scrittori pilastri della cultura universale: Miguel de Cervantes, William Shakespeare e Garcilaso de la Vega. Autori ancora moderni? Certo, il Bardo ci ha lasciato opere straordinarie e che dire delle elegie, le odi e i 38 sonetti dell'autore spagnolo composti tra spedizioni militari, alcune anche in Italia, e incarichi di corte? E infine, uno dei capolavori della letteratura mondiale Don Chisciotte della Mancia considerato, a ragione, il primo romanzo moderno che contrappone, alla figura del cavaliere foriero di avventure e di gloria, quella del suo umanissimo scudiero incapace di innalzarsi al di sopra della piatta realtà.

I libri più venduti nel Vicentino: da Harry Potter ai booktok

Ora, come è giusto che sia, facciamo i conti con altre opere, libri differenti e, soprattutto, inclinazioni e gusti diversi. Se quest'anno la libreria Palazzo Roberti di Bassano festeggia i 25 anni di attività, sul sito ha pubblicato quali sono stati i volumi più venduti. E spuntano, non proprio a sorpresa, la saga di Harry Potter imperdibile anche per i ragazzi di oggi e, accanto, Fabio Volo che dopo la radio, il doppiaggio e la conduzione televisiva ha deciso di scrivere romanzi che trattano problemi "universali": relazioni difficili con i genitori, incomprensioni nella vita di coppia e molto altro. «Accanto a questi ce ne sono altri - commenta Lorenza Manfrotto, titolare con le sorelle della libreria di Palazzo Roberti - autori locali come Loris Giuriatti, Paolo Malaguti. Diciamo che non esiste più il best seller, ma abbiamo romanzi come "Cambiare l'acqua ai fiori" di Valérie Perrin, oppure la saga sui Florio di Stefania Auci che sono diventati una sorta di long seller sempre richiesto». «E, poi, c'è questo fenomeno di booktok nato su Tik Tok che ci ha fatto aprire una sala dedicata - spiega Vittorio Campana, sempre di palazzo Roberti- è cresciuto durante la pandemia e i titoli consigliati a volte hanno dell'incredibile: "La canzone di Achille " o "Circe" entrambi di Madeline Miller, "Il fabbricante di lacrime" di Erin Doom». Valentina Traverso, dell'omonima libreria in corso Palladio a Vicenza, sceglie tra i libri più venduti "Una vita come tante" di Hanya Yanagihara edito da Sellerio, oppure classici come "Il gattopardo" "Il cavaliere inesistente "di Italo Calvino e ancora autori come Virginia Woolf, Jane Austin, Emily Brontë, Lev Tolstoj e Fëdor Dostoevskij. «Un aspetto importante- precisa Traverso - è che in libreria si vedono adolescenti, spesso in gruppo, non chiedono consigli e sanno che cosa cercare. Certo, i social funzionano e se serve a farli leggere ben vengano. Non solo, anche i bambini sono sempre più presenti con le maestre oppure con i genitori. Questi sono ottimi segnali - conclude - non solo per le vendite, ma per una cultura che, se inizia dai primi anni, può solo essere destinata a crescere». «Diciamo che non ci sono più i fenomeni degli anni scorsi: Don Brown con "Il Codice da Vinci" o "Angeli e demoni", oppure dello svedese Stieg Larsson con la saga "Gli uomini che odiano le donne", sono eventi finiti, ora si cercano i classici - spiega Anna Pizzati di Liberalibro a Valdagno -: Anna Karenina, Guerra e pace. L'ultimo libro di Carlo Rovelli "Buchi bianchi" sta andando benissimo come Melissa Da Costa con "Bucaneve". Ma se dovessi scegliere tra i libri più venduti in questi anni punterei su quelli di Umberto Matino e il "Moro della Cima" di Paolo Malaguti. Inoltre, è cambiato anche il modo di vendere i romanzi, il tam tam fra lettori è importante come le presentazioni con gli autori, oltre ai consigli dei librai».

Federica Augusta Rossi e Chiara Roverotto

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