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Banchi di design per l'aula africana

IL MESE DELL'ARCHITETTURA. In Basilica
Il laboratorio di idee autoproduce per una scuola nello Zimbabwe
Una scuola elementare realizzata da Asf nel Burkina Faso
Una scuola elementare realizzata da Asf nel Burkina Faso
Una scuola elementare realizzata da Asf nel Burkina Faso
Una scuola elementare realizzata da Asf nel Burkina Faso

Proseguono oggi gli eventi del ciclo “La città dell'architettura n.1. Ri-generazione”. Si apre stamane - fino a venerdì 13 - un laboratorio sul design autoprodotto, curata dall'architetto Ivano Vianello, docente all'Isai, istituto superiore d'architettura interni di Vicenza. Il laboratroio è rivolto ad alleivi Isai, designer, architetti e progettisti. La domanda di fondo è: può il design essere utile alla società? O il design è da considerarsi, come molti pensano, solamente un esercizio di stile? Nasce un progetto che si propone di creare un ponte tra il mondo della scuola, attraverso un workshop di design autoprodotto, e quello della cooperazione internazionale, grazie alla sinergia con Architetti Senza Frontiere sezione Veneto. Il laboratorio vede coinvolti quindici studenti dell'Isai (che proprio domani organziza un'open day nella sede di viale Firenze) nella progettazione di arredi, in particolare banchi, per le strutture scolastiche di un orfanotrofio nello Stato dello Zimbabwe. Il fine è di contribuire concretamente ad un processo che porti a coniugare design e artigianalità locale e promuovere così un'autentica e mutua cooperazione. Partecipano al work shop due giovani già affermati designer italiani: Francesco Faccin, porta l'esempio di design per il sociale con l'esperienza di progetto di arredi per una scuola in Africa; Filippo Protazoni, racconta la sua esperienza per il progetto Hispaniola, design per solidarietà Haiti e Santo Domingo. Nel loggiato della basilica è allestita “Needs. Architettura nei Paesi in via di sviluppo” di Architetti senza frontiere Veneto: l'esposizione itinerante affronta il tema dell'architettura del bisogno nei paesi emergenti, cercando di coglierne peculiarità tecnica, sociale e culturale. Nove gruppi di progettisti e 16 progetti nell'allestimento di un'esposizione itinerante curata dall'architetto Salvatore Spataro dimostrano come la qualità architettonica possa essere raggiunta senza sottendere ad interessi speculativi e come l'approccio architettonico sia legato alle peculiarità tecniche e culturali locali. Ha preso il via ieri - e durerà fino al 14 settembre - un laboratorio sul paesaggio guidato dall'architetto Joao Nunes, per i lquale sono stati selezionati una dozzina di giovani architetti che lavoreranno sul tema della riqualifizazione della zona annonaria del Mercato Nuovo, a ovest del centro storico. Sempre oggi ale 16 nel loggiato della Basilica si terrà il convegno “ Il nuovo Veneto verso la rigenerazione”, a cura dell'Ordine degli Architetti della Provincia di Vicenza: interverranno Carlo Magnani e Marzio Favero. Il tema: alla progettazione sostenibile va chiesto di andare oltre il bisogno di riparare affrontando un percorso più problematico in cui la rigenerazione faccia scaturire ipotesi progettuali inedite.

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