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L'intervista

Antonio Caprarica: «Carlo re, ma a Buckingham Palace va in scena “fratelli coltelli”»

Il giornalista presenta il suo nuovo libro “William e Harry. Da inseparabili a nemici”
Antonio Caprarica e la copertina del suo nuovo libro “William e Harry. Da inseparabili a nemici”
Antonio Caprarica e la copertina del suo nuovo libro “William e Harry. Da inseparabili a nemici”
Antonio Caprarica e la copertina del suo nuovo libro “William e Harry. Da inseparabili a nemici”
Antonio Caprarica e la copertina del suo nuovo libro “William e Harry. Da inseparabili a nemici”

L’aplomb di Antonio Caprarica, giornalista, scrittore corrispondente della Rai da Londra per molti anni, non riguarda solo i suoi abiti sempre perfetti, ma anche la disinvoltura, la scioltezza e la sicurezza con la quale si avvicina alle vicende della famiglia reale inglese. Non c’è mai una sbavatura, una parola di troppo, un giudizio affrettato. Tutto rientra in un’etichetta letteraria capace di rendere discreti anche i suoi pensieri. Sembra un accompagnatore di segreti. Ma schivo. Come se camminasse fianco a fianco ai suoi personaggi tranquillizzando cuori, sconfitte, carriere, morti. Caprarica sarà a Valdagno nella sala Soster, a palazzo Festari, domani (sabato 1 aprile) alle 17,30 per celebrare i dieci anni di Liberalibro di Anna Pizzati: presenterà il libro “William e Harry. Da inseparabili a nemici” edito da Sterling & Kupfer. Si torna a parlare anche di Meghan Markle, l’ex attrice americana, la causa della fuga di Harry dalla prigione dorata di Buckingham Palace. Ma non ci potrebbe essere altro? L’irrequietezza, quell’ansia di libertà ereditata dalla madre che ha spinto il duca di Sussex oltreoceano? Il solido legame affettivo suscitato dalla dolcezza di Diana è evidente nelle tristi immagini del settembre 1997, in cui i ragazzi seguono a capo chino il feretro della madre. Per questo la loro inimicizia diventa storia e va ad incidere sulle dinamiche del Palazzo e sul futuro di una Corona indebolita dalla morte della Regina Elisabetta. Nel libro Caprarica parte da lontano, racconta il matrimonio di Carlo e Diana, ne ricostruisce le fasi più recenti. Si sofferma sulla famiglia della moglie dell’erede al trono, Kate Middleton, racconta l’inquietudine di Harry, il matrimonio con Meghan con l'acutezza e la ricchezza di dettagli che gli sono abituali. 

Caprarica, possiamo dire che William e Harry non sono cresciuti in una famiglia tranquilla. Reale, ma non proprio negli atteggiamenti di entrambi i genitori?
In questo libro ho raccolto anche le confessioni di una delle governanti che si occupava dei bambini. La radice di tutti i mali dipende dalla loro infanzia, segnata da liti e da un matrimonio non certo nato sotto una buona stella. Anche se entrambi i genitori sono sempre stati vicini ai figli, sia Diana che Carlo non mai fatto mancare la loro presenza. Ma non vivevano tutti assieme, conducevano esistenze differenti. E i ragazzi sono cresciuti nella disperata ricerca di una famiglia normale capace dispensare affetto.

Infatti, lei si sofferma su casa Middleton.
I genitori hanno cresciuto figlie con la testa sulle spalle, ma c’era altro dietro: una famiglia unita, che viveva assieme e che condivideva tutto. E William il senso di tutto questo lo intuisce e lo assapora solo nella casa dei futuri suoceri.

Il fidanzamento di William e Kate è durato dieci anni.
William aveva detto fin dall’inizio che non si sarebbe sposato prima dei trent’anni ed era comprensibile. La sua storia con Kate è andata comunque avanti, hanno convissuto a lungo. Per cui ha avuto modo di capire quanto e come fosse pronta per il ruolo che l’aspettava. Poi, nella famiglia di lei ha trovato quel calore che gli era mancato. Durante le licenze dall’esercito tornava da loro, trascorreva serate serene a guardare un film con una terrina di pop corn. Questa era famiglia. 

Perché la stampa non si è mai accanita su Kate come ha fatto con Harry e Meghan?
Farei una distinzione: William era l’erede al trono mentre il fratello la vittima sacrificale. Era lui la pecora nera della famiglia. La stampa ad un certo punto ha fatto molte allusioni su Kate solo perché il matrimonio non veniva annunciato, poi si è gettata su Harry. 

Lei racconta anche dell’episodio della divisa nazista.
Su quello contribuirono in molti, William, Kate e naturalmente Harry. C’era una festa si dovevano mascherare: i due fratelli andarono in un negozio di abiti usati e presero una divisa militare color cachi. Poi, spuntò la fascetta con la svastica al braccio, ma fu solamente frutto di ignoranza. Non dimentichiamoci che parliamo comunque di ragazzi.

È convinto che il rapporto tra i due fratelli non si possa recuperare?
Era basato su un patto preciso: William era il maggiore ed avrebbe tenuto il braccio su una spalla del fratello per tutta la vita. Lo avrebbe aiutato in ogni circostanza. Ma William si è sentito tradito dalla fuga in America. All’inizio aveva messo in guardia Harry. Gli aveva detto: «Prendi tempo, credi che Meghan sia capace di sostenere il ruolo le spetta? Attento a non prendere un cantonata». Molti pensano che alla fine Harry lascerà la moglie e tornerà in Inghilterra, ma credo siano solo fantasie.

Che idea si è fatto della duchessa di Sussex?
Non voglio giudicare nessuno. Credo solo che il principe, dopo averlo conosciuto, rientrasse nei suoi programmi. Prima di incontrarlo era alla ricerca di un ruolo, con lui l’ha avuto. Però, dopo aver capito che non poteva essere la star dello spettacolo, ha cambiato idea ed ha voluto tornare in America. 

Però, ci sono anche i figli...
Certo, rispettivamente sesto e settimo nella linea di successione. Questo è un dato di fatto e un tema politico istituzionale che non si può ignorare. Per carità ora curiamo tutto, ma se ci fosse una tragedia, bisogna considerare la linea di successione.

Come sarà l’incoronazione di Re Carlo III?
Sarà una cerimonia del XXI secolo e non del XV. Ha già detto che manterrà un profilo basso, anche se la tradizione impone regole precise.

Che re sarà?
Ritengo sia una brava persona, anche se sostenendolo mi tirerò addosso gli strali di chi lo ha dipinto come un depravato e fedifrago. Però ha studiato per decenni per diventare re e saprà come muoversi.

Qualche inciampo politico c’è già stato?
Il ricevimento del re che ha riunito politici e attivisti da tutto il mondo a Buckingham Palace prima del Cop 27 è stata una forzatura, ma sulla Brexit e l’incontro con Ursula Von der Leyen è stato corretto. Non potrà suscitare l’entusiasmo che si creò attorno alla madre, una regina splendida ed aveva 26 anni. Comunque, ricordiamoci, che non è una figurina, è un persona che pensa e riflette su quello che fa. Ma dovrà imparare ad essere neutrale. E non godrà della popolarità di Elisabetta. 

Ha letto il libro “Spare” di Harry?
Mi è parso un libro prolisso, pieno di lamentazioni. Con un grande grido d’aiuto di un uomo che non sta bene.

Chiara Roverotto

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