<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Covoli e pietre
parole
dei Berici

ITINERARI. Dal 15 aprile per cinque domeniche alla scoperta di sentieri e grotte con il Consorzio Pro loco dei Colli. Da Lumignano il primo itinerario tra forre e case rupestri. Poi tour a Zovencedo, la pieve di Nanto e il misterioso Balza, la val Bugano
In alto la chiesetta di Nanto; la fontana sotto la roccia a Zovencedo
In alto la chiesetta di Nanto; la fontana sotto la roccia a Zovencedo
In alto la chiesetta di Nanto; la fontana sotto la roccia a Zovencedo
In alto la chiesetta di Nanto; la fontana sotto la roccia a Zovencedo

Siamo ai blocchi di partenza. Indossate le scarpe da ginnastica, prendete lo zainetto con la borraccia d'acqua e prenotatevi alle camminate che il Consorzio delle Pro Loco dei Colli Berici propone nonostante la primavera un po' capricciosa.
Trascorso l'inverno a perlustrare nuovi percorsi da offrire agli amanti delle passeggiate illustrate, gli animatori del territorio hanno approntato cinque nuovi percorsi, mini-trekking che impegnano solo la domenica mattina, adatti a chi ha un po' di familiarità con passi su sentieri un po' sconnessi, su e giù tra avvallamenti e lievi salite.
GROTTE, COVOLI, VORAGINI. Nel territorio berico si aprono 583 cavità, tutte censite nel Catasto delle Grotte del Veneto; a seconda del loro sviluppo orizzontale o verticale e delle loro dimensioni si dividono in grotte, covoli e voragini. La passeggiata ha lo scopo di mostrare alcuni esempi di tutte e tre le diverse tipologie. Senza compiere peripezie da speleologi, ci si avvicinerà a queste meraviglie della natura che attraggono per forme e colori. La passeggiata percorrerà la base della scogliera di San Cassiano fiancheggiando il Covolo del Prussiano, esempio di abitazione rupestre abitata fino ai primi decenni del '900 da un minatore così soprannominato e il Covolo Copacan con la sua limpida sorgente, attraverserà la rigogliosa forra della Val Cumana, farà tappa alla profonda Voragini dei Tri Oci e alla Grotta del Brojon, uno dei più importanti siti preistorici del Nord Italia. Domenica 15 aprile con ritrovo ore 9 in piazza a Lumignano.
ZOVENCEDO, L'ITINERARIO DELLA PIETRA. A Zovencedo non ci si passa per caso, bisogna andarci per scelta coscienziosa, meglio se guidati in una passeggiata che percorre un ambiente naturalistico di grande pregio. La partenza è alla chiesa di San Nicola che staglia la sua neoclassica facciata sullo sfondo di svettanti cipressi. Inoltrandosi nel bosco si percorrerà un tratto dell'Itinerario della Pietra scoprendo una cava dismessa, una spettrale casa rupestre, un bel lavatoio nascosto nella vegetazione e una fontana sotto roccia. Il passo sarà sbarrato dal Castello di Zovencedo dove alte muraglie dalle pietre cupe ricordano il baluardo vigile sulla Val Liona. Domenica 22 aprile con ritrovo ore 9,15 in piazza a Zovencedo
NANTO, DALLA PIEVE AL COVOLO. Attraversando l'oliveto sperimentale si giungerà all'antica Pieve di Nanto dove i recenti restauri hanno ridato dignità agli affreschi quattrocenteschi e al portale sud, opera scultorea di altissimo artigianato datata 1492 con un'iscrizione che informa che il committente fu Giovanni Pietro dei Luciferi di Parma, arciprete a Nanto dal 1470 al 1509. Risalito il crinale, si visiteranno le grotte di Trene, un gruppo di cavità tra le quali si distingue il Covolo fortificato del Balza che mostra una misteriosa incisione datata 1509.
Chi era il Balza e come fosse utilizzata la cavità sarà svelato sul luogo. Mercoledì 25 aprile con ritrovo alle ore 9 in piazzetta Castello a Nanto di fronte alla Canonica.
VAL DI BUGANO. Un documento del 1262 menzionava “paludem bugani” mentre lo storico Paglierino scriveva che nell'anno 1208 tutta la valle era di proprietà della potente e antichissima famiglia di Ugolino di Gherardo de Bugano. L'itinerario percorrerà tutto il perimetro della valle incrociando grandi case rurali ancora immerse in un territorio agricolo di grande respiro e bellezza. Risalendo viottoli campestri si raggiungerà Villa Zannini inserita in un armonioso contesto collinare.
Dopo un breve tratto di strada asfaltata sulla quale affacciano signorili abitazioni, si scenderà il versante boscoso che guarda alla valle interna e si ritornerà al Monte Grande con scorci sul Bacchiglione, sullo storico Opificio di Debba e sul quartiere operaio. Domenica 6 maggio con ritrovo ore 9,15 alla Trattoria Da Piero alla fine di Via Montegrande a Debba.

Cinzia Albertoni

Suggerimenti