<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
L&#39;OPERAZIONE

BpVi compra palazzo Repeta
Destinazione: l'ipotesi hotel

La cessione dell'immobile non è stata ufficializzata ma la trattativa si concluderà già nei prossimi mesi Variati intanto anticipa: «Non ci sarà una banca»
La Banca popolare di Vicenza acquisterà palazzo Repeta: la cessione non è stata ancora ufficializzata
La Banca popolare di Vicenza acquisterà palazzo Repeta: la cessione non è stata ancora ufficializzata
La Banca popolare di Vicenza acquisterà palazzo Repeta: la cessione non è stata ancora ufficializzata
La Banca popolare di Vicenza acquisterà palazzo Repeta: la cessione non è stata ancora ufficializzata

VICENZA. Una banca per una banca. Non è una ripetizione ma l'operazione che si sta perfezionando in piazza San Lorenzo, dove da qualche anno un grande immobile è alla ricerca di acquirenti per poter riaprire i battenti. Ultimamente si è detto e scritto molto. Indiscrezioni, proposte, offerte ritirate e intese mancate. Ora, però, l'accordo è fatto: palazzo Repeta sarà acquistato dalla Banca popolare di Vicenza.
LA TRATTATIVA. L'ufficialità non è ancora arrivata. Bisognerà attendere i prossimi mesi per la cessione definitiva dell'immobile. L'istituto di credito ha presentato un'offerta per acquistare l'ex sede della Banca d'Italia, messa in vendita a inizio 2013 per circa 9 milioni, l'accordo è stato raggiunto ma il via libera potrà avvenire solamente quando scadranno i termini per  il diritto di prelazione che Regione e Ministero dei beni culturali avrebbero diritto di esercitare. Un'operazione, questa, che è stata già compiuta dal Comune. «Quello che al momento può essere etichettato come uno corridoio vuoto - ha spiegato Achille Variati rispondendo a una domanda sul futuro di alcuni immobili situati nella prima parte di corso Fogazzaro - sta per essere riempito: un po' alla volta». Il sindaco ha indicato quindi palazzo Repeta precisando che «il Comune ha deciso di non esercitare il diritto di prelazione, che spetta al Comune ogni qual volta viene presentata un'offerta per un immobile storico o tutelato che è stato messo in vendita». Ecco che in questo caso la proposta porta la firma della Banca popolare di Vicenza «che - ha aggiunto il primo cittadino - si sta muovendo per riaprire quel grande palazzo, secondo un'ottica che riteniamo strategica: riportare al centro il centro storico».
LA DESTINAZIONE. Una premessa, però, è d'obbligo. Il futuro dell'ex sede della Banca d'Italia è ancora da scrivere. Difficile dire al momento cosa ha intenzione di realizzare la Banca popolare di Vicenza all'interno di palazzo Repeta. L'unica cosa certa è che lo storico edificio non diventerà ancora una volta la “casa” dell'istituto di credito. «Questo no», anticipa Variati, che non si sbilancia. A questo punto si possono aprire due strade diverse. Quella ricettiva e quella commerciale. In passato il sindaco aveva illustrato il suo piano: realizzare un albergo di lusso, per rivolgersi in particolare a una clientela prevalentemente straniera (arabi, russi o giapponesi). Ma  il progetto potrebbe arenarsi, vista il contemporaneo via libera all'operazione ex Macello, destinato a ospitare proprio un hotel a 5 stelle. La seconda ipotesi potrebbe essere ulteriormente affascinante:  un polo commerciale in una sede storica dove ospitare alcuni negozi di prestigio.
LA STRATEGIA. In attesa di capire cosa accadrà in piazza San Lorenzo, l'amministrazione comunale guarda con ottimismo al futuro del centro storico. Proprio ieri il sindaco Achille Variati, il vice Jacopo Bulgarini d'Elci, e l'assessore regionale all'economia e sviluppo Marialuisa Coppola hanno sottoscritto un protocollo d'intesa che fissa tempi e modi di realizzazione del progetto “Una città con al centro il centro”, nell'ambito del bando regionale per la rivitalizzazione dei centri storici e urbani e la riqualificazione delle attività commerciali. Il Comune si è aggiudicato un contributo regionale di 140.600 euro per la rivitalizzazione e la riqualificazione del cuore della città. «Questo protocollo - dichiara il sindaco Variati - ha un significato strategico che va ben oltre il pur cospicuo cofinanziamento. Dopo l'esplodere dei centri commerciali degli anni scorsi, è ora di voltare pagina. Questo deve tornare ad essere il tempo dei centri storici».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nicola Negrin

Suggerimenti