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Attesi 150mila visitatori

LA MANIFESTAZIONE. Trentuno le cantine vicentine partecipanti, più l'azienda camerale “Made in Vicenza” e la Banca Popolare di Vicenza. Per la prima volta la rassegna inizia la domenica e termina il mercoledì

Perfino la crisi che attanaglia tutto e tutti fa meno paura sorseggiando un buon bicchiere di vino. E in questa ottica il Vinitaly 2013, in programma a Veronafiere dal 7 al 10 aprile, sarà un'edizione ricchissima di contenuti ed eventi collaterali. È l'ulteriore conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, del ruolo di primissimo piano a livello italiano - ma anche internazionale - raggiunto dalla manifestazione.
La prima conferma arriva dai numeri, che non dovrebbero discostarsi da quelli dello scorso anno, e già questa è una mezza notizia in un periodo costellato di segni meno: a Verona contano quindi di superare i 4.200 espositori, provenienti da più di 20 Paesi e disposti su una superficie espositiva di oltre 95 mila metri quadri. Le stime parlano di 140-150mila visitatori.
In realtà, tuttavia, i numeri mostrano sempre una situazione in chiaroscuro, almeno per quanto riguarda il mercato nazionale e i produttori italiani: diminuisce la produzione (-3% nel 2012 rispetto al 2011, per un totale di 40,8 milioni di ettolitri) e a fronte del calo del 9% registrato nei volumi di export nei primi undici mesi del 2012 (per un totale di 21,4 milioni di ettolitri esportati), si registra un incremento del 7% nel valore dell'export, che nel complesso è pari a 4,7 miliardi di euro, ad indicare come le esportazioni dei vini italiani siano sempre più all'insegna della qualità.
In flessione anche il mercato interno: lo scorso anno le vendite totali di vino nei supermercati sono diminuite del 3,6%, con un andamento negativo (ed è la prima volta in 10 anni) anche per le bottiglie da 75 cl. In compenso, sono aumentate del 3,3% le vendite del vino in bottiglia a denominazione d'origine nella fascia di prezzo superiore ai 6 euro, quasi a voler riprodurre anche nel bicchiere quella polarizzazione delle classi socioeconomiche evidenziata in molti altri settori.
C'è poi la questione dei grandi mercati emergenti, Cina in primis, dove il consumo di vino è in forte aumento e i produttori francesi - principali competitor a livello internazionale delle aziende italiano - stanno perdendo quote di mercato. L'Italia ha un 6,2% delle importazioni che la colloca al quinto posto tra i Paesi partner commerciali della Cina nel settore vinicolo. Un dato che lascia a maggior ragione l'amaro in bocca pensando alla qualità dei vini italiani e al successo che stanno ottenendo in quel mercato altri prodotti simbolo del “made in Italy”, come la moda e le auto di lusso. Vediamola così: c'è ampio margine di miglioramento.
L'evoluzione dei mercati però è costante e Vinitaly è allo stesso tempo osservatorio privilegiato e protagonista di questo cambiamento: si spiega anche così la presenza in fiera, per la prima volta, di una delegazione del ministero del Commercio cinese e dei big del commercio on line.
Non a caso proprio al mondo di Internet è dedicato uno dei progetti più importanti tra quelli che saranno presentati in questa edizione della rassegna veronese: si tratta di “Vinitaly Wine Club”, una “piattaforma di promozione e di vendita on line” per offrire ai produttori di tutta Italia la possibilità di raggiungere nuovi consumatori. Il progetto, curato direttamente da VeronaFiere con un investimento iniziale di 500 mila euro, debutterà ufficialmente il 7 aprile a Vinitaly e le prime cantine ad aderire all'iniziativa saranno le 100 selezionate da Wine Spectator per “Opera Wine”.
In un bicchiere di buon vino, dunque, c'è tutto: tradizione e ricerca continua, radicamento nel territorio e proiezione nei mercati internazionali, le botti in rovere e il Web 2.0, l'esclusività e la Gdo. Tante anime diverse di cui Vinitaly anche quest'anno sarà sintesi, grazie anche a un calendario ricchissimo di convegni ed eventi collaterali.
In un contesto espositivo così ampio e diversificato, non mancherà una forte presenza delle aziende vicentine: saranno 31 infatti le aziende vinicole e distillerie beriche presenti al Vinitaly 2013, affiancate da una presenza istituzionale di “Made in Vicenza”, il cui stand ospiterà 7 diversi produttori, e della Banca Popolare di Vicenza. Sempre in ottica vicentina, è da segnalare che quest'anno il Vinitaly sarà anche l'occasione per celebrare il quarantesimo anniversario per la Denominazione Colli Berici, con una serie di degustazioni e iniziative originali organizzate in fiera dal Consorzio di Tutela Colli Berici e Vicenza per richiamare l'attenzione sui grandi vini rossi di questa Doc, a partire naturalmente dal Tai Rosso.
Giovanni Bregant
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