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Asolo,
il regno
delle donne

ITINERARI. Un tour nella cittadina trevigiana dove approdarono in epoche diverse figure femminili straordinarie. Ad Asolo sabato e domenica  il museo civico racconta le storie  di Freya Stark, dell'attrice Duse  e della regina Caterina Cornaro
Asolo
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Asolo

Pietro Bembo vi scrisse “Gli Asolani”, Lorenzo Lotto e Giorgione ne dipinsero il paesaggio, Giosuè Carducci la definì “la città dei cento orizzonti”, l'inglese Robert Browing le dedicò i versi “Asolando”, la frequentarono D'Annunzio, Toscanini, Hemingway, Strawinsky, Mastroianni. E in più tre donne che in epoche diverse e con differenti destini affidarono ad Asolo la loro leggenda.
LA FIRST LADY. Caterina, della famiglia veneziana dei Corner, il 30 luglio 1468 sposò per procura Giacomo II di Lusignano diventando regina di Cipro, Gerusalemme e Armenia, una sovranità d'effimera durata perché, morti precocemente il marito e il figlioletto, fu costretta ad abdicare in favore della Repubblica Serenissima con la quale barattò l'isola di Cipro con la signoria di Asolo. Il trasloco della sua corte dal Mediterraneo ai colli trevigiani avvenne nel 1489 quando sua maestà s'insediò nel castello della cittadella medievale, già d'allora una delle più belle e raffinate del Veneto. Seppur dolorosamente provata da un singolare destino che la volle vedova, spodestata ed esiliata, Caterina non s'afflisse, non s'atteggiò a vittima della ragion di Stato ma preso possesso di Asolo ne divenne una ricercata first lady. Nel suo castello, dominante sul borgo, organizzò banchetti, giostre, tornei, invitò intellettuali, pittori e musici, avviando un cenacolo culturale allietato dal suo parente Pietro Bembo, dal pittore Giorgione che vi giungeva dalla vicina Castelfranco, da Lorenzo Lotto che per la cattedrale di Asolo dipinse una celebre “Assunta” e da Gentile Bellini che la ritrasse in uno dei teleri dei Miracoli della Croce.
DIVINE MALINCONIE. Eleonora Duse scoprì Asolo nel 1919 ospite dell'amica Lucia Casale.
Vi affittò un palazzetto addossato all'antica porta di S.Caterina, abitazione che nei primi anni del Cinquecento appartenne a Francesco Nursio Timideo da Verona, segretario personale dell'ex regina di Cipro.
Incaricato l'ingegner Sebastiano Cantoni della risistemazione, l'attrice avviò con lui un' internazionale corrispondenza dai teatri di tutto il mondo per consigliare e sollecitare i lavori di quella casa che poco abitò ma nella quale amava riposarsi dalle fatiche del palcoscenico e che seppe lenire le sofferenze causatele dall'addio di Gabriele d'Annunzio.
UN'INDOMITA VIAGGIATRICE. Nel cimitero di Sant'Anna la tomba della divina Duse vi è frequentemente visitata, altrettanto quella di Freya Stark che elesse il borgo trevigiano a punto di riferimento dopo una vita trascorsa sempre in viaggio. Nata a Parigi nel 1893 da genitori inglesi, morta ad Asolo nel 1993, Freya visse i suoi cent' anni inseguendo un canto di sirene che la portò ad indagare il passato e l'ignoto. Conoscitrice delle lingua araba e persiana, affascinata dalla cultura d'Oriente, intraprese temerari e disagevoli viaggi, superò altissime montagne, affrontò imprevisti e pericoli, visse avventure da Mille e una notte lasciando sbigottiti gli emiri che la ospitarono nelle loro regge, increduli di tanta femminile libertà e intraprendenza. Tutto osservò, annotò, fotografò per poi raccontare nei suoi libri un mondo che non esiste più. A 89 anni ramingò per mesi in Himalaya, a 90 discese l'Eufrate su una zattera malsicura, a 100 si consegnò alla morte. Asolo racconta la relazione intrecciata con le tre signore offrendo sabato 10 e domenica 11 marzo alle 16.30 e il 15 e 22 aprile alle 11 e alle 16 delle visite guidate gratuite alle stanze del Museo civico a loro dedicate. Infoall'Ufficio Cultura 0423 524637 lun/ven. 8.30/13.30 e al Museo civico 0423 952313 sab. e dom. 10/12-15/19.
INFO. Il centro di Asolo si raggiunge salendo i “foresti”, le antiche strade d'accesso, dopo aver lasciato l'auto ai parcheggi di Ca' Vescovo sulla statale Bassano-Montebelluna dal quale partono i minibus per la piazza Garibaldi; al Forestuzzo con area camper o nell'autorimessa della Cipressina. Ufficio Iat piazza Garibaldi 73, 0423/529046. Aperto da martedì a domenica 9,30-12,30 da giovedì a domenica 15-18.
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Cinzia Albertoni

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