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IL TENTATO OMICIDIO

Accoltellata dall'ex, sos emorragia
Laura operata d'urgenza a Vicenza

Necessaria operazione urgente perché una vena era lesionata  Gli avvocati: «È molto provata ma adesso è fuori pericolo»
Laura Roveri, 26 anni, è stata di nuovo operata d'urgenza
Laura Roveri, 26 anni, è stata di nuovo operata d'urgenza
Laura Roveri, 26 anni, è stata di nuovo operata d'urgenza
Laura Roveri, 26 anni, è stata di nuovo operata d'urgenza

Un'improvvisa emorragia e una nuova operazione d'urgenza. Sabato le condizioni di Laura Roveri si sono aggravate e la giovane è stata sottoposta ad un nuovo, delicato intervento chirurgico alla testa. Ora è stabile, giudicata fuori pericolo, ma sotto costante osservazione.
L'EMERGENZA. Solo qualche giorno prima la ragazza, che poco più di una settimana fa era stata accoltellata dal fidanzato Enrico Sganzerla alla discoteca Victory, si era alzata per la prima volta dal letto ed era riuscita a parlare un po', anche se a fatica, con due amiche che erano andate a trovarla. Poi la nuova emergenza. «Uno dei colpi inferti con il coltello - hanno spiegato i suoi legali Agron Xhanaj e Paolo Mele senior - aveva lesionato una vena, la rottura improvvisa ha provocato un'emorragia e solo il tempestivo intervento ha evitato il peggio». «Il timore, tuttavia - hanno aggiunto - è che possano verificarsi altre complicazioni di questo tipo, perché i colpi sono stati ripetuti».
«Se qualcuno non l'avesse fermato - aveva raccontato la giovane agli investigatori - mi avrebbe uccisa. Continuava a colpirmi, mentre io ripetevo “basta”».
L'AGGRESSIONE. La ragazza aveva spiegato inoltre di aver conosciuto Enrico due anni fa, e di essere la sua fidanzata da circa un anno. Il rapporto di recente era un po' in crisi, ma continuavano a vedersi; venerdì notte l'avevano trascorsa assieme. «Io volevo di più, lui tergiversava ma al tempo stesso era geloso. Sapeva che avevo un nuovo amico e lo temeva. Mi aveva anche detto che aveva assunto un investigatore privato per controllarmi». Lui non avrebbe voluto che quel sabato lei non andasse in discoteca e nel pomeriggio l'avrebbe chiamata più volte, diventando sempre più insistente. Mentre poi era a cena lui si era presentato all'improvviso. «Enrico è una persona tranquilla, ma quando beve è capace di ogni cosa. L'avevo già visto in passato in quelle condizioni. E sabato sera aveva esagerato con l'alcol».
LA PAURA. «Dopo l'operazione, al risveglio di Laura - hanno continuato gli avvocati - sono state verificate le reazioni celebrali a seguito dell'emorragia. Sembra che abbia reagito bene ma rimane sotto stretta sorveglianza da parte dei medici, che le sono stati sempre vicini mettendo a disposizione anche una psicologa per affrontare le sue condizioni attuali». «È molto provata - hanno concluso - sia fisicamente, dopo tutto quello che ha passato, sia psicologicamente. Teme che quanto accaduto possa lasciare delle conseguenze dal punto di vista fisico».
E poi, naturalmente, c'è la paura di ritrovarsi di nuovo davanti Enrico Sganzerla, arrestato subito dopo l'aggressione dalla polizia, con l'accusa di tentato omicidio, con l'aggravante della premeditazione. Nei giorni scorsi, al pm Alessandro Severi Laura Roveri aveva continuato a ripetere: «Vi prego, non fatelo uscire dal carcere. Se gli date i domiciliari me lo ritrovo qui in ospedale che viene ad ammazzarmi». Interrogato dal giudice in settimana, Sganzerla si era avvalso della facoltà di non rispondere».
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Claudia Milani Vicenzi

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