A Fabriano
il palio  
con il turbo

In alto il centro di Fabriano; qui la lavorazione della carta al museo

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Il successo andrà a chi sfreccia veloce tra i palazzi medievali, infila una gabbia di anelli, soffia l'aria giusta nella mini-fucina scaldata anche dagli sguardi di migliaia di tifosi, martella come si deve la sbarra modellata che aprirà la porta alla vittoria.
Il palio di Fabriano è questo, cimento virile per i giovanotti dei quattro quartieri che prendono il nome dalle porte antiche (Borgo, Cervara, Piano e Pisana) e alla fine, per chi perde male, motivo di pubblico pianto disperato.
SAN GIOVANNI. I fabrianesi lo aspettano e lo preparano per un anno, fino alla sera del 24 giugno, ricorrenza del patrono San Giovanni Battista, e lo vivono nella cornice della Piazza Alta e della Piazza Bassa. Ogni quartiere partecipa con un fabbro e otto garzoni che fanno staffetta per quattro frazioni, infilzano una serie di anelli con una lancia, guadagnano una barretta di ferro da rendere malleabile sopra i carboni accesi fin da inizio gara, la lavorano davanti ai giudici e sperano di averla fatta giusta per infilarla e girarla nella toppa che farà scattare in alto il gonfalone contradaiolo. La Sfida del Maglio è il momento clou del giugno fabrianese che da metà mese mobilita la storica Città della Carta anche per una collana di infiorate artistiche nelle chiese del centro (con fiori e petali si “dipingono” soggetti artistici della tradizione e della modernità), un torneo di arcieri e una pre-sfida corsa la sera prima di San Giovanni, il Palio dei Monelli (www.fabrianopalio.it).
CARTA E FILIGRANA.A Fabriano si va in ogni stagione per incontrare la suggestione di una centro medievale con molte emergenze artistiche e architettoniche (dai palazzi comunali all'oratorio della Carità), ma soprattutto per visitare il Museo della Carta e della Filigrana all'interno dello splendido complesso monumentale di San Domenico (www.museodellacarta.com). Nella storia europea della carta Fabriano rappresenta una peculiarità assoluta che si spinge indietro di sette secoli. Dal 1984, grazie anche materiali delle Cartiere Miliani, l'allestimento museale propone diverse sezioni tra cui la ricostruzione di una gualchiera medievale dove è possibile assistere alla lavorazione a mano di carte filigranate, una collezione di antichi fogli filigranati prodotti dal 1293 in poi, la visualizzazione del viaggio storico della carta dall'Estremo Oriente all'Europa.
DINTORNI.Nelle vicinanze di Fabriano sono interessanti da visitare Genga, Serra San Quirico e Arcevia e non sono lontane le grotte di Frasassi, ma i due gioielli del territorio sono gli insediamenti romani del parco archeologico del Sentinum e il monastero di Fonte Avellana. Quest'ultimo, costruito dai benedettini camaldolesi, risale al 980, quando alcuni eremiti scelsero di costruire le prime celle di un eremo che nel corso dei secoli diventerà l'attuale struttura alle pendici boscose del monte Catria, a 700 metri sul livello del mare (www.fonteavellana.it). Notevole lo scriptorium dedicato a San Pier Damiani - intatto attraverso i secoli - dove i monaci amanuensi trascrivevano su pergamena antichi testi.
IL FESTIVAL.L'arte in tutte le sue forme è la protagonista di Poiesis 2012, il festival di Fabriano quinta edizione e dedicato quest'anno al tema dell'”opera in costruzione”, della “Cattedrale dentro e fuori di noi”, attraverso la quale si realizzano e si esplicano le forme dell'intelletto.
Dal 25 al 27 maggio Fabriano propone una spettacolare concentrazione di occasioni per fare musica e poesia, cinema e teatro, insieme con mostre ed esposizioni dall'arte classica alla figurativa, dalla contemporanea alla fotografia d'autore (www.poiesis-fabriano.it). (...)

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