«Abbiamo perso un pezzo della grande famiglia dell’Asiago Hockey. Non solo, la comunità altopianese tutta ha perso un ragazzo eccezionale». È affranto il presidente dell’Asiago Hockey 1935 Piercarlo Mantovani che ha appreso della scomparsa di Michele Basso, 26enne tecnico audioprotesico e già difensore giallorosso, mancato ieri dopo aver combattuto a lungo la malattia.
Il giovane era cresciuto sportivamente nell'Asiago Hockey
Il giovane lascia la mamma Elena, papà Riccardo, il fratello Nicola e la fidanzata Valentina. Oltre ai congiunti lascia nel dolore la sua seconda famiglia, quella dell’hockey Asiago dove è cresciuto come sportivo e come persona fin dalle prime pattinate sul ghiaccio dell’Odegar per poi passare alla compagine Veneto e attraverso tutte le squadre del settore giovanile fin alla convocazione in prima squadra nel 2015. Ha vestito spesso la maglia della Nazionale chiudendo la carriera hockeistica dopo il campionato Alps 2015–16 e la convocazione in nazionale under 20 con la quale ha giocato cinque partite.
Difensore roccioso, alto 185 cm con una buona propensione al tiro, Basso era apprezzato da tutti i compagni di squadra così come da quelli di scuola all’Ipsia di Asiago. Finite le superiori, Michele aveva iniziato a frequentare il corso di tecniche audioprotesiche all’Università di Padova, corso di studi completato nell’aprile 2021.
Il ricordo del presidente dell'Asiago Piercarlo Mantovani
«Era un bravo ragazzo - riprende Mantovani -. In questi momenti è davvero difficile accettare una morte di un giovane così; sportivo, studioso, rispettoso, gentile. La famiglia dell’hockey è rimasta accanto a Michele sempre, con i suoi compagni che lo hanno accompagnato lungo questo percorso doloroso».
Assieme alla squadra maggiore anche tutto il movimento giovanile dell’Asiago Hockey si è stretta attorno alla famiglia Basso confidando sempre che, una volta superata la malattia, Michele potesse ritornare ad aiutare a formare i campioni del domani. La scomparsa di Michele ha profondamente toccato tutto il paese. «Ci lascia tutti con un profondo dolore - dice il vicesindaco Franco Sella - Sapevamo che stava combattendo una battaglia in salita ma con il sostegno della sua famiglia, della fidanzata e degli amici sembrava che avesse sconfitto il male. Poi l’improvviso peggioramento».