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L'agguato

Vicenza-Padova, scontri tra le case dopo la partita: un ferito / VIDEO

Bottiglie e sassi contro alcuni autobus dei tifosi padovani: l'agguato è avvenuto tra via Fusinieri e via Di Velo. La condanna di Possamai: «Chiedo scusa a nome della città»
Vicenza-Padova, scontri nel dopo partita

Momenti di tensione al termine della partita tra Vicenza e Padova. Un gruppo di ultras biancorossi ha tentato l'assalto ad alcuni "bus navetta" che stavano trasportando i tifosi biancoscudati verso il casello di Vicenza Est della A4. Scene da «guerriglia urbana», come le ha definite il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai, che ha condannato l'episodio e ha chiesto scusa a nome della città ai tifosi patavini. 

L'agguato agli autobus dei padovani

L'agguato è avvenuto all'altezza dell'incrocio tra via Fusinieri e via Di Velo, zona quartiere Araceli. I mezzi, scortati da polizia e carabinieri, sono stati bersaglio del lancio di bottiglie e sassi, mandando in frantumi i finestrini e creando paura tra gli occupanti. Un tifoso patavino è rimasto ferito da una scheggia di vetro. Quindi l'autobus è ripartito verso il casello.

Vicenza-Padova, sassi contro il bus dei tifosi padovani (video IL MATTINO DI PADOVA)

Un tifoso è rimasto ferito

In un primo momento alla questura di Vicenza non risultavano feriti perché nessuno degli occupanti si è fatto medicare dall'ambulanza del Suem 118 intervenuta. Solo più tardi il tifoso ferito, che ha riportato un profondo taglio sulla fronte, sopra l'occhio destro, si è rivolto in autonomia al pronto soccorso. «Abbiamo avuto paura - ha raccontato uno dei tifosi biancoscudati al Mattino di Padova -. Nessuno di noi ha capito il gesto, visto che i gruppi organizzati padovani avevano preso i pullman successivi e nel nostro c'erano solo bambini, donne e anziani». 

Il bus colpito FOTO IL MATTINO DI PADOVA
Il bus colpito FOTO IL MATTINO DI PADOVA

Paura anche tra i residenti

Le forze dell'ordine, intervenute in tenuta antisommossa, hanno quindi allontanato i supporter vicentini. Diverse le persone che hanno assistito e filmato la scena. «Hanno tirato bombe carta fra le auto e, rincorsi dai carabinieri, hanno rischiato di travolgere i passanti inermi - il racconto di un residente - Il tutto è avvenuto davanti agli occhi di decine di abitanti di via Fusinieri e via Di Velo, che assistevano scioccati». Indagini della polizia per risalire ai responsabili.

La condanna del sindaco Possamai

Sull'episodio è intervenuto anche il sindaco Possamai: «Sono gravissimi i fatti successi ieri, non è accettabile che un momento di sport si trasformi in quello che abbiamo visto». «La condanna più ferma dei gesti gravissimi nei confronti dei tifosi padovani e anche le scuse da parte della città, lo dico da tifoso - ha aggiunto -. Non è possibile vedere scene da guerriglia urbana all'interno delle città. Il Vicenza calcio è sempre stato nei cuori dei vicentini, ma è una passione sportiva e tale deve rimanere».

Il Vicenza calcio si dissocia: «Queste condotte non rappresentano il tifo biancorosso»

Il Vicenza calcio si è dissociato con un comunicato dai gravi fatti accaduti ieri, inoltre ha già provveduto a far pervenire la solidarietà al tifoso rimasto ferito dalla sassaiola di domenica 29. Di seguito il comunicato completo: «In seguito ai gravi fatti avvenuti ieri, domenica 29 ottobre, al termine della gara contro il Calcio Padova, la Società LR Vicenza intende dissociarsi e condannare fermamente qualunque episodio di violenza fisica e verbale. Si tratta di  comportamenti che danneggiano l’immagine del Club e della Città stessa, oltre a non rispecchiare i valori etici, morali e di fair play che la nostra Società ha sempre cercato di perseguire e trasmettere. LR Vicenza desidera esprimere la propria solidarietà a tutte le persone coinvolte e al tifoso rimasto ferito, al quale abbiamo già provveduto a rivolgere la nostra vicinanza in forma privata. Tali inqualificabili condotte non rappresentano, infine, i numerosi tifosi biancorossi che seguono costantemente la squadra, in casa e in trasferta, in modo responsabile e rispettoso, non facendo mai mancare il proprio sostegno e non perdendo mai di vista, allo stesso tempo, i veri valori dello sport.

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