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Vicenza

Loreta, 3 mila chilometri in bici
per sostenere i malati di tumore

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Loreta Pavan ieri con il dg dell'Ulss 8 Giovanni Pavesi. PILASTRO
Loreta Pavan ieri con il dg dell'Ulss 8 Giovanni Pavesi. PILASTRO
Loreta Pavan ieri con il dg dell'Ulss 8 Giovanni Pavesi. PILASTRO
Loreta Pavan ieri con il dg dell'Ulss 8 Giovanni Pavesi. PILASTRO

VICENZA. Sguardo luminoso e rossetto rosso d'ordinanza, Loreta Pavan è pronta per una nuova impresa in sella alla sua bici da corsa. L'ex imprenditrice vicentina, che dopo aver vinto il cancro ha iniziato un percorso di rinascita fatto di sfide avventurose sulle due ruote, domani notte partirà alla volta di Tarifa, in Andalusia, macinando 3 mila chilometri con un dislivello di 28 mila metri. Numeri e distanze che la 58enne originaria di Arcugnano, che vive a Dueville, ha ricordato anche ieri mattina davanti all'ingresso principale dell'ospedale San Bortolo. È qui che la ciclista, con l'associazione "Amici del 5° piano", di cui fa parte, ha dato appuntamento al direttore generale dell'Ulss 8 Berica, Giovanni Pavesi, all'equipe del reparto di oncologia diretto dal primario Giuseppe Aprile, e all'assessore al patrimonio Silvia Maino, per i saluti prima della partenza.

 

Pavan e il compagno di avventure Giorgio Murari impiegheranno tredici giorni per arrivare alla meta, affrontando il viaggio in totale autonomia. Le loro gesta potranno essere seguite sulla pagina Facebook della protagonista, il cui obiettivo non è solo sportivo ma anche umano: raggiungerà, infatti, i reparti di oncologia di Alessandria e Genova, per portare la sua testimonianza e promuovere il libro che racconta la sua esperienza ("Un cuore sulla maglia" di Francesca Peretti), il cui ricavato andrà a sostenere l'associazione.

 

Una storia che inizia nel 2006 quando alla vicentina, all'epoca al timone di un'azienda del settore orafo, viene diagnosticato un tumore al seno, la stessa malattia che qualche anno prima si era portata via in giovane età le sue due sorelle, morte a nove mesi l'una dall'altra. Segue un periodo intenso fatto di ricoveri, interventi e terapie che riescono a sconfiggere il cancro e finiscono per restituire a Pavan una visione della vita che non sarà mai più la stessa. Un anno e mezzo dopo la decisione: aiutata dall'oncologa Marcella Gulisano, l'imprenditrice abbandona l'azienda e sale in bici. Era il 2008 e da allora non ha più smesso di pedalare. Entra nel mondo randonnè e affronta sfide come la Parigi-Brest-Parigi, 1.200 chilometri con 12 mila metri di dislivello in 78 ore e la Pinerolo-Barcellona-Pinerolo, 1.600 chilometri con 20 mila metri di dislivello in 145 ore. «Pedalando ho imparato ad affrontare la malattia e a dedicarmi alle persone che vivono la mia stessa situazione - racconta -. Per me la bicicletta è gioia, voglio trasmettere questa energia a chi deve affrontare i momenti più bui». La ciclista sostiene gli Amici del 5° piano, il gruppo di volontari che aiuta i malati oncologici, gli ex pazienti e i loro familiari e che finora ha finanziato l'apertura di un ambulatorio di terapia alimentare e un servizio per il supporto psicologico. Intanto, alla vigilia della partenza, le idee non si fermano: «Mi piacerebbe attraversare l'Australia, coast to coast».

Laura Pilastro

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