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Vicenza

Forza Nuova
frase choc su Fb
Pagina oscurata

di Matteo Carollo
L'omicidio di Fermo: Emmanuel Chidi Namdi è a terra pochi istanti prima di morire
L'omicidio di Fermo: Emmanuel Chidi Namdi è a terra pochi istanti prima di morire
L'omicidio di Fermo: Emmanuel Chidi Namdi è a terra pochi istanti prima di morire
L'omicidio di Fermo: Emmanuel Chidi Namdi è a terra pochi istanti prima di morire

VICENZA. Oscurata la pagina Facebook dopo il post della vergogna. È quanto accaduto alla sezione vicentina di Forza Nuova, la cui pagina è scomparsa ieri dal celebre social network. E non si placano le polemiche per il post nel quale si commentava la vicenda che ha visto la morte del nigeriano Emmanuel Chidi Namdi, a Fermo, con le parole «la tipica fine di un verme». Il testo sta facendo il giro del web, incassando censure e condanne.

IL POST. «In Nigeria Boko Haram riempie di esplosivo i bambini e li manda a fare stragi, ma tu sei un eroe e scappi in Italia. A Fermo uno ti insulta e tu lo aggredisci fisicamente, ma le prendi e muori... la tipica fine di un verme». È questo il testo pubblicato l’altro giorno sulla bacheca della pagina Facebook di Forza Nuova Vicenza. Nel giro di breve tempo, il post è stato sommerso dalle critiche e dai messaggi di condanna. Gli amministratori hanno quindi rimosso il testo, pubblicando un altro post nel quale prendevano le distanze dal contenuto, imitati dai responsabili di altre sezioni. Da ieri, però, la pagina vicentina del movimento non è più raggiungibile.

LA PAGINA. Eseguendo una ricerca su Google e cliccando sul link alla pagina Facebook di Forza Nuova Vicenza, si apre una schermata con un avviso: «Spiacenti, questo contenuto non è al momento disponibile. Il link che hai seguito potrebbe essere scaduto o la pagina potrebbe essere visibile soltanto a un pubblico del quale non fai parte». In sostanza, risulta impossibile accedere alla pagina. La polizia non sembra essere all’origine del blocco della pagina. Anche se non è escluso che nelle prossime ore possano arrivare denunce all’autorità giudiziaria. Ad oscurare la pagina potrebbe essere stato proprio Facebook? Negli “Standard della comunità”, il codice che regolamenta l’attività sul social network, si legge: «Facebook rimuove i contenuti che incitano all’odio, compresi quelli che attaccano direttamente una persona o un gruppo di persone in base a razza, etnia, nazionalità di origine, affiliazione religiosa, orientamento sessuale, sesso, disabilità o malattia. Le organizzazioni e le persone impegnate a promuovere l’odio contro questi gruppi protetti non possono avere una presenza su Facebook».

LA REPLICA. Ma i rappresentanti del movimento di estrema destra danno questa spiegazione: «Siamo stati noi ad oscurare la pagina - è quanto sostiene Daniele Beschin, responsabile cittadino di Forza Nuova e coordinatore della sezione Ovest Vicentino del movimento -. Dopo aver cancellato il post, ne abbiamo pubblicato un altro nel quale prendevamo le distanze dal primo. Sono però continuati ad arrivare commenti e minacce anche pesanti nei confronti dei militanti, così abbiamo deciso di oscurare la pagina». Beschin sostiene di non conoscere l’autore del post razzista, in quanto «più di un iscritto al movimento è in possesso delle chiavi di accesso alla pagina», le quali permettono di commentare a nome del gruppo. Al proposito, il responsabile vicentino annuncia un giro di vite, spiegando che, in futuro, solo i capi delle sezioni e la coordinatrice provinciale saranno titolati a scrivere sulla pagina.

L’ANPI. Anche l’Associazione nazionale partigiani interviene stigmatizzando il «delirante messaggio» che «conferma il carattere razzista e fascista di questa forza politica». «Esprimiamo - afferma il presidente provinciale Danilo Andriollo - la più ferma condanna di simili, indecenti provocazioni e, facendo nostro il comunicato dell’Anpi nazionale, ci stringiamo con immensa tristezza al dolore di Chimiary per la perdita del suo caro Emmanuel».

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