VICENZA. Potete scegliere il più classico ponte degli Angeli. Oppure un più romantico ponte San Michele. Perché no, anche ponte Pusterla con vista spiaggia non è male; ponte Furo, invece, se preferite uno scenario da cartolina con vista Basilica. Insomma, scegliete quello che vi pare, ma se dovete percorrere il ponte, fatelo a Vicenza. Oggi, domani e domenica la città si trasformerà in un grande contenitore di iniziative in grado di accontentare i gusti dei più grandi, dei più piccoli e delle famiglie. Certo, c’è l’incognita maltempo, con il rischio stop per la tradizionale festa della Rua, tuttavia in agenda restano comunque numerosi eventi.
Dopo il trasferimento del concerto di Giovanni Allevi al teatro comunale, stasera Vicenza in Festival tornerà all’ombra della Basilica: dalle 21 si esibirà Goran Bregovic accompagnato dalla sua Wedding & Funeral Band.
Domani, invece, sarà il giorno del Giro della Rua, con partenza alle 20.15 da piazza Duomo, anche se sulla manifestazione pesa ancora l'incognita maltempo. Durante la serata sarà inoltre possibile visitare i musei della città e la Basilica palladiana.
Campo Marzo non avrà niente da invidiare al salotto del centro. Mentre sul lato di viale Dalmazia continuerà il luna park, sul fronte opposto ci sarà Vivi Festival, con musica rock e anni ‘90, band dal vivo, djset, pomeriggi con giochi per bambini e famiglie ed esibizioni di danza rap/hip hop. Questa sera spazio a “90 Wonderland”; domani sarà la volta di “Holi”, il festival dei colori.
Corso Fogazzaro da oggi e per tre giorni si animerà con Play.Vi 2017, il festival dedicato al gioco con attività gratuite; domenica tornerà anche “Non ho l’età”, il mercato dell’antiquariato, collezionismo & vintage.
Nel frattempo, in un'intervista al Giornale di Vicenza, anche il vescovo Beniamino Pizziol ha commentato le misure di sicurezza approntate in città in occasione della Festa dei Oto. «Sicuramente si tratta di un disagio, ed è auspicabile che finisca al più presto - ha sottolineato mons. Pizziol -. Tuttavia, questo disagio ci obbliga a riflettere sulla grave situazione che stiamo vivendo in Italia e in Europa. Ciascuno è chiamato a dare il proprio contributo per la giustizia e la pace tra i popoli, continuando a vivere la quotidianità senza chiusure e senza paure».