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Vicenza

Colpo milionario
in Fiera
C'è un video

Fermo immagine dei ladri in azione, mentre aprono le vetrinette. NERI
Fermo immagine dei ladri in azione, mentre aprono le vetrinette. NERI
Fermo immagine dei ladri in azione, mentre aprono le vetrinette. NERI
Fermo immagine dei ladri in azione, mentre aprono le vetrinette. NERI

VICENZA. Barbe finte, parrucche, trucco cinematografico per modificare il colore della pelle e i lineamenti del volto. I ladri che venerdì scorso sono riusciti a fare sparire nel nulla gioielli per un milione di euro dallo stand della “World Diamond Group” durante VicenzaOro avrebbero preso tutti gli accorgimenti possibili per evitare di essere identificati. Ne sono convinti gli investigatori della squadra mobile che stanno dando loro la caccia. La banda è stata ripresa dalle telecamere e i video sono già sotto la lente di ingrandimento della polizia: si notano i banditi forzare la vetrinetta e far sparire i gioielli.

IL FURTO MILIONARIO. I malviventi sono entrati in azione nella giornata inaugurale alle 12.30. A quell’ora il complesso era gremito di gente. Ciò nonostante, la banda è riuscita ad aprire la vetrina dello stand dell’azienda vicentina “World Diamond Group” nel padiglione 7, a svuotare gli espositori e a infilarsi nelle tasche i gioielli più importanti della collezione senza che nessuno si accorgesse di nulla. Il colpo è stato scoperto mezz’ora più tardi.

LA PREPARAZIONE. Che il furto fosse stato pianificato nei minimi dettagli per settimane è ormai un dato di fatto. L’esperienza degli agenti insegna che in queste circostanze si tratta di professionisti. La notte precedente alla sparizione dei gioielli, i delinquenti sarebbero riusciti a entrare in Fiera per preparare il colpo indisturbati. Il titolare dell’azienda Giuliano Castrenze ha spiegato che la vetrina era stata sabotata.

TRAVESTIMENTI E VIDEO. È altamente improbabile che malviventi di quella caratura non si fossero accorti delle telecamere durante i sopralluoghi. E così hanno utilizzato dei travestimenti. Nei filmati in mano alla polizia si distinguono quattro-cinque persone, forse stranieri originari dell’Europa dell’est, che sostano con fare sospetto davanti alla vetrina. Uomini e donne, vestiti in modo elegante per mescolarsi in mezzo a ricchi imprenditori, gioiellieri e rappresentanti di preziosi. Il furto viene commesso materialmente da due membri della banda in una manciata di minuti, mentre i complici li nascondono mettendosi davanti all’espositore.

IL TECNICO. Mentre proseguono le indagini per assicurare i colpevoli alla giustizia, domenica, la polizia ha denunciato un uomo, di 29 anni, di nazionalità turca, che aveva cercato di entrare in Fiera con degli arnesi da scasso. L’uomo ha fatto scattare il metal detector e ha cercato di giustificarsi affermando di essere il tecnico di un’azienda del suo Paese. Era vero: il sospetto aveva effettivamente allestito lo stand della ditta, ma quel giorno non era stato chiamato. Per di più, lo straniero non indossava la tuta da lavoro, ma un elegante completo.

NEI PARCHEGGI. Continuano intanto i tentativi di furti nelle auto fuori dai ristoranti. Ieri la station wagon di alcuni operatori dell’Est Europa è stata scassinata davanti alla trattoria “Ai Celibi” ad Arcugnano. Ma all’interno non c’erano preziosi. V.G.

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