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Il caso

Audi gialla
Identificati anche
i due complici

L’Audi gialla dei banditi immortalata in un distributore di benzina mentre fanno il pieno. La berlina venne poi data alle fiamme
L’Audi gialla dei banditi immortalata in un distributore di benzina mentre fanno il pieno. La berlina venne poi data alle fiamme
L’Audi gialla dei banditi immortalata in un distributore di benzina mentre fanno il pieno. La berlina venne poi data alle fiamme
L’Audi gialla dei banditi immortalata in un distributore di benzina mentre fanno il pieno. La berlina venne poi data alle fiamme

Dopo l’autista, catturato martedì scorso alla frontiera tra Grecia e Albania, potrebbe presto arrivare il turno degli altri due componenti della famigerata banda dell’Audi gialla che lo scorso inverno aveva seminato il panico nel Nordest. Assicurato alla giustizia Vasil Rama, albanese di 36 anni, gli investigatori stanno raccogliendo altre prove a carico dei due presunti complici e connazionali dell’arrestato, Shkelzen Malokaj, di 29, e Indrit Hanxhari, 33, per convincere il giudice veneziano per le indagini preliminari a emettere altri due mandati di cattura internazionale. Nel frattempo, si attende l’estradizione dalla Grecia di Rama. Che al rientro in Italia si vedrà notificare pure un secondo arresto per ricettazione da parte della magistratura vicentina.

LA CATTURA. Da quando il bolide giallo era stato dato alle fiamme dagli stessi componenti della banda nella notte tra il 25 e il 26 gennaio, perché diventato troppo riconoscibile, Rama era fuggito all’estero. Gli davano la caccia gli investigatori di cinque province, dopo che i carabinieri del nucleo investigativo di Vicenza erano risaliti alla sua identità grazie a un’impronta digitale su un biglietto autostradale. Quell’elemento aveva convinto il giudice a firmare un ordine di cattura, che è stato eseguito dalla polizia greca mentre l’albanese stava tentando di passare la frontiera per andare a fare visita ai suoceri.

LE ALTRE ORDINANZE. Ieri, da fonti investigative si è appreso che lo stesso magistrato firmatario dell’ordinanza emessa nei mesi scorsi a carico di Rama aveva invece ordinato agli investigatori un ulteriore approfondimento di indagine a carico degli altri due stranieri, pure loro finiti nella stessa richiesta avanzata dalla procura veneziana. Il giudice aveva però ritenuto che le prove a carico dei connazionali di Rama non fossero così schiaccianti come nel caso del conducente dell’Audi. Da quel momento, le forze dell’ordine hanno cercato altri elementi per suffragare le deposizioni di alcuni testimoni, che hanno affermato di aver visto Malokaj e Hanxhari a bordo del bolide giallo durante le sue folli corse a oltre 200 chilometri orari su strade e autostrade di numerose province dell’Italia settentrionale. Il lavoro dei carabinieri sarebbe giunto al termine e il procuratore sarebbe pronto per bussare nuovamente alla porta dell’ufficio del giudice con l’obiettivo di ottenere ora il provvedimento. A quel punto, ripartirà la caccia agli altri esponenti della gang. Che si starebbero nascondendo all’estero per sfuggire alla giustizia italiana, come dimostrano le manette scattate ai polsi di Rama.

Valentino Gonzato

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