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Valdagno

«Voglio incontrare
il carabiniere
che mi ha salvato»

Il sindaco Acerbi ha premiato in municipio il carabiniere Silvestro
Il sindaco Acerbi ha premiato in municipio il carabiniere Silvestro
Il sindaco Acerbi ha premiato in municipio il carabiniere Silvestro
Il sindaco Acerbi ha premiato in municipio il carabiniere Silvestro

«Voglio ringraziare al più presto il carabiniere che mi ha salvato la vita». Giovanni Battilotti, il noto medico di Valdagno che si è sentito male al seggio di San Quirico domenica scorsa mentre stava votando per il referendum è stato dimesso dall'ospedale “San Lorenzo”, dopo essere rimasto sotto osservazione per quasi una settimana. Ma una cosa ha chiara in mente: stringere la mano e abbracciare, il suo “angelo”.

Battilotti, 59 anni, opera in due ambulatori cittadini come medico di famiglia ed è esperto tossicologo. Domenica scorsa, dopo aver ricevuto la scheda e la matita copiativa nel seggio allestito nella scuola dell'infanzia di San Quirico, è entrato nella cabina per esprimere la propria preferenza, ma subito dopo è stramazzato al suolo colpito da un attacco epilettico aggravato da una crisi respiratoria.

La fortuna ha voluto che la vigilanza al seggio fosse stata affidata a Mattia Silvestro, giovane carabiniere che aveva appena affrontato un corso specifico per il primo soccorso.

Il militare dell'Arma non ha esitato e, non appena la figlia del medico ha gridato per chiamare i soccorsi, si è precipitato in cabina. Verificata la difficoltà respiratoria del malcapitato, Silvestro ha aperto la bocca di Battilotti e ha estratto la lingua, aprendo le vie respiratorie e di fatto salvando la vita del medico. Mentre il carabiniere operava, erano già stati chiamati i soccorsi e i sanitari di un'ambulanza del Suem 118 ha trasportato Battilotti all’ospedale “San Lorenzo”.

Fin da subito, appena ricoverato, Battilotti ha espresso il desiderio di ringraziare il giovane militare. Un desiderio che ha espresso anche ieri: «Durante la mia degenza in ospedale - ha raccontato il medico, ancora provato dalla dura esperienza - sono venuti a trovarmi i suoi superiori. Una visita che ho apprezzato molto, soprattutto dal punto di vista umano. Organizzeremo quanto prima un incontro in cui potrò ringraziare di persona il militare dell’Arma che si è prodigato per salvarmi: è stato molto coraggioso e professionale. Ci tengo molto a incontrarlo».

Abbiamo provato a contattare il giovane carabiniere Silvestro, ma ieri non è stato possibile. Non c'è alcun dubbio però che l'incontro tra i due sarà organizzato al più presto. Il giorno dopo aver salvato il dott. Battilotti, Silvestro accompagnato dai suoi superiori è stato ricevuto in municipio dal sindaco Giancarlo Acerbi e dall'assessore Federico Granello che gli hanno conferito un'onorificenza. Silvestro aveva appena frequentato un corso del tipo “Bls”, acronimo dell'inglese “Basic life support” e cioè un corso per il primo soccorso base, a cui spesso si affianca il “Blsd” in cui subentra anche l'uso del defibrillatore. L'attestato di questo soccorso è necessario per far parte dell'Arma e, nelle lezioni, viene insegnato come intervenire in caso di arresto cardiaco.

Karl Zilliken

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