SANTORSO. Per quella tragedia intanto paga l’ostetrica, che ha deciso di patteggiare mentre il medico, che professa la sua innocenza, si difenderà davanti al giudice Garbo nei prossimi mesi. È l’esito dell’udienza preliminare che si è tenuta ieri davanti al giudice Maria Trenti e al pubblico ministero Salvadori: Silvia Battistin, 37 anni, di Cornedo, difesa dall’avv. Aldo Neri, ha patteggiato 9 mesi di reclusione, con la sospensione della pena, mentre il dottor Francesco Cappozzo, 59 anni, di Zanè (avv. Gianni Morrone), è stato rinviato a giudizio.
L’ipotesi a carico degli imputati è di omicidio colposo per la morte di una neonata, venuta alla luce praticamente già priva di vita. Per la procura il parto cesareo era necessario ancora dalla notte, e l’eccessiva attesa - determinata da una lettura sbagliata del tracciato cardiografico - ha determinato la morte della piccola. Ostetrica e responsabile si sono sempre difesi sostenendo di aver fatto tutto il possibile per salvarla. I genitori della vittima, Andrea e Stefania Stefanini, di Schio, assistiti dall’avv. Guido Maria Fracasso, si sono costituiti parte civile.