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Bassano

Mamma e bimbo
morirono di parto
Medici scagionati

di Matteo Bernardini
Marta Lazzarin, 35 anni, quando è morta era al 7° mese di gravidanzaL’ospedale San Bassiano
Marta Lazzarin, 35 anni, quando è morta era al 7° mese di gravidanzaL’ospedale San Bassiano
Marta Lazzarin, 35 anni, quando è morta era al 7° mese di gravidanzaL’ospedale San Bassiano
Marta Lazzarin, 35 anni, quando è morta era al 7° mese di gravidanzaL’ospedale San Bassiano

A causare la morte di Marta Lazzarin e del suo bimbo sono state delle complicazioni cliniche che i medici del San Bassiano non avrebbero potuto né prevedere, né evitare. La loro colpa è quindi da escludere. È sostanzialmente questa la conclusione della consulenza affidata dal pubblico ministero Barbara De Munari a un pool di esperti per fare chiarezza sui motivi che il 29 dicembre dello scorso anno hanno portato alla morte della giovane mamma e di Leonardo (il bimbo che aveva in grembo da 7 mesi). L’esito del lavoro firmato dal medico legale veronese Paolo Fais (a cui si era poi aggiunto l’anatomopatologo milanese Gaetano Bulfamante) conduce l’inchiesta aperta dalla procura di Vicenza verso l’archiviazione.

IL CASO. È il 29 dicembre 2015. Marta Lazzarin, 35 anni, addetta alle pubbliche relazioni per la distilleria Nardini e blogger di viaggi, incinta al settimo mese, viene accompagnata al pronto soccorso del San Bassiano dalla sorella del compagno. Ha la febbre a 40 e lamenta un forte mal di testa al quale si aggiungono perdite che durano da un paio di giorni. Viene subito ricoverata in Ginecologia e visitata da un’ostetrica. La prima diagnosi parla di rottura delle membrane e fuoriuscita di liquido amniotico. Poco dopo, l’ecografia a cui viene sottoposta evidenzia l’assenza di battito cardiaco del piccolo e quindi la morte del feto. Alle 13.30 Marta ha le prime contrazioni. Sembra possa avere un parto spontaneo. Alle 15.30 viene trasferita in area “travaglio” coi segni vitali stabili. Alle 17.50, però, la situazione precipita. Marta va in arresto cardiocircolatorio e nonostante i disperati tentativi di rianimarla durino più di un’ora, la giovane mamma (in attesa del suo primogenito) muore. Il decesso viene registrato alle 19.10.

L’INCHIESTA. A far partire l’inchiesta sulla morte di Marta e di Leonardo è stato un esposto firmato dai familiari della 35enne attraverso l’avvocato Francesca Ottoni. Il pubblico ministero aveva quindi iscritto sul registro degli indagati cinque persone: il direttore del reparto di Ostetrica e ginecologia del San Bassiano, Yoram Jacob Meir, 60 anni, in servizio all’ospedale di Bassano dal 2004; due medici della sua equipe, Paola Lanza, di 41 anni, e Maria Concetta Mangano, di 37. E ancora, il medico anestesista Vittorio Bernardi, 53 annni, e l’ostetrica Lucia Sasso. Per tutto loro l’ipotesi di reato ipotizzata dalla procura è omicidio colposo. Ma dopo l’esito della consulenza depositata dal dottor Fais le loro posizioni dovrebbero essere archiviate, così come chiederà al giudice per l’udienza preliminare il sostituto procuratore che in questi mesi ha istruito l’inchiesta sulla drammatica vicenda.

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