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Barbarano Vicentino

Il doppio addio
a Maurizio e Luigi
Paese sotto choc

Ieri a Barbarano l'addio a Maurizio Benvieni e Luigi Naldo
Ieri a Barbarano l'addio a Maurizio Benvieni e Luigi Naldo
Barbarano, l'ultimo saluto a Maurizio e Luigi

Un affollato e straziante doppio addio carico di commozione e incredulità a due giovani vite unite da un tragico destino che ha lasciato in tutti un grande smarrimento.

Barbarano si è fermata in una mite e soleggiata giornata autunnale per salutare in due diversi riti religiosi nella Chiesa del capoluogo i legatissimi amici Maurizio Benvieni, 31 anni che risiedeva in paese e Luigi Naldo, 27 anni, della frazione di S.Giovanni in Monte scomparsi nella notte di Halloween in un incidente stradale in via Debba sulla Riviera Berica.

Tanti i giovani, conoscenti e colleghi di lavoro con gli occhi luci e lo sguardo attonito che hanno atteso al mattino l’arrivo del feretro sormontato da rose bianche di Maurizio seguito dal papà Luigi giunto dalla natia Isernia dove risiede da tempo e dalla madre Emma Frison con presenza del sindaco Cristiano Pretto, del collega villaghese Eugenio Gonzato e del suo vice Giovanni Frison zio di Maurizio.

«Un po’ tutti in questi difficili giorni si sono chiesti il perché debba spegnersi una vita giovane, una domanda che è senza risposta, anche se la prudenza sulle strade è un segno di saggezza», ha commentato nella sua non facile omelia don Maurizio Montagna paragonando il dolore della madre di Maurizio «a quello di Maria davanti alla croce di Cristo».

Un rito religioso arricchito dai canti del coro parrocchiale e concelebrato assieme a don Samuele Stocco e a don Giuseppe Negretto di Pozzolo di Villaga località d’origine della madre.

Poi il momento di raccoglimento sul sagrato attorno alla bara col sottofondo delle note di una dolce canzone dei Bee Gees cara a Maurizio ha concluso la toccante cerimonia prima dell’ultimo viaggio verso il cimitero di Pozzolo.

Nel pomeriggio la stessa folla di amici si è ritrovata per salutare Luigi Naldo stringendosi al grande dolore del padre Giuliano, del fratello gemello Giacomo e dalla sorella Laura.

«Una tragedia che ha sollevato impotenza, paura, rabbia e pianto,ma è in questa situazione che emerge il meglio di noi esprimendo valori quali affetto, amicizia, perdono e condivisione che ci aprono un orizzonte nuovo della vita per diventare più saggi», ha sottolineato don Maurizio durante una Messa intercalata dai canti del coro Val Liona col conclusivo struggente ‘Signore delle cime’.

Poi sul sagrato il toccante congedo di tanti amici attorno alla bara di ‘Gigi’ sulla quale c’erano delle rose bianche e sulle note di “Aeroplano” del gruppo 883.

«Eri una persona semplice, generosa, sempre pronta a trovare le parole giuste nei momenti difficili, esprimevi entusiasmo ed energia che ci facevano divertire, un vero amico che donava amicizia a tutti, eri la nostra roccia,il gigante buono», ha detto un amica, mentre diversi palloncini colorati sono stati liberati verso il cielo azzurro dove ‘Gigi’ purtroppo è volato troppo presto.

Felice Busato

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