VICENZA. La loro presenza, pur quasi sempre discreta, non sfugge. E il loro numero, da un paio di settimane a questa parte, è aumentato a dismisura. Partendo dalla rotatoria tra viale Milano e corso San Felice, in città, e percorrendo la regionale 11 fino ad Alte Ceccato, passando per Ponte Alto, Creazzo, Altavilla e Tavernelle, le scorse serate, poco prima di mezzanotte, se ne contavano una cinquantina. Le prostitute hanno ripreso a non curarsi della zona rossa e ad adescare i clienti lungo il marciapiede: automobilisti che si fermano, per inciso, non mancano mai. Le ragazze - quasi tutte bianche, pochissime le africane, concentrate nella zona di Montecchio -, apparentemente tutte molto giovani, battono il marciapiede a partire dalle 21 fino a notte inoltrata. Sono tornate anche in città, fino al marciapiede davanti alla sede dell’Inps, o all’incrocio con via D’Annunzio. Gli anni scorsi, le diverse iniziative delle amministrazioni comunali, con il capoluogo in primis, e la collaborazione dell’associazione Mimosa, avevano ottenuto risultati non da poco.