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Vicenza

«Via Lanza
è ormai il terzo
campo nomadi»

«Il parcheggio di via Lanza è diventato, ormai, il terzo campo nomadi della città». I titolari delle attività che si affacciano sull’area continuano a ripeterlo. Il numero dei camper e dei furgoni delle famiglie nomadi è salito. Nei fine settimana si arrivano a contare una decina di mezzi. Una situazione insostenibile, secondo commercianti e professionisti. Il Comune chiede pazienza ai cittadini.

LE PROTESTE. «Le nostre aiuole sono diventate i loro servizi igienici - spiegano i membri del comitato di via Lanza -. La sera, quando fa buio, le impiegate degli uffici hanno paura ad uscire. Senza contare le immondizie che lasciano in giro. Le donne, poi, chiedono l’elemosina, anche ai nostri clienti. A luglio il Comune si era impegnato a dare indicazioni di massima per risolvere il problema; invece siamo arrivati al 1° dicembre e l’amministrazione latita». «Fino all’anno scorso erano due o tre camper - racconta il titolare di un’attività -. Ora sono 10 mezzi. Queste persone fanno i propri bisogni tra un mezzo e l’altro, addirittura sulle fiancate delle auto. Quando poi scoppiano le risse, la situazione diventa pericolosa». «Da febbraio la situazione è peggiorata - spiegano dalla segreteria provinciale della Uil, nella vicina via Quasimodo -. Usano il retro del nostro palazzo come gabinetto, abbiamo dovuto far pulire l’area a nostre spese». «È uno schifo - spiega una commerciante -. Il Comune non fa niente, dovremo attendere le prossime elezioni». Sulla questione torna il consigliere comunale della Lista Variati Raffaele Colombara, che aveva già presentato un’interrogazione sull’argomento. «L’amministrazione aveva promesso il foglio di via per alcuni di questi soggetti: a che punto siamo con il procedimento? - si chiede Colombara -. I portali si sono dimostrati l’unico deterrente valido: va approfondito il fatto se siano a norma o meno. Lo Stato non può togliere alle amministrazioni gli strumenti a disposizione».

IL COMUNE. «Queste persone sono residenti di Vicenza, non possiamo fare un’ordinanza per mandarle via - spiega l’assessore alla sicurezza Dario Rotondi -. Stiamo cercando di dividerli in gruppi più piccoli. Possiamo fare delle multe, ma i loro unici beni sono i camper, i quali costituiscono la loro casa, non li possiamo pignorare. Serve un po’ di pazienza per trovare una sistemazione a questi nuclei: per uno, si sta attendendo l’assegnazione di un alloggio. Stiamo facendo tutto il possibile. Sul fronte dei portali, dopo la lettera del Ministero non possiamo metterne di nuovi; allo stesso tempo, non abbiamo intenzione di togliere quelli già installati nelle altre zone della città».

Matteo Carollo

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