Sono già state ribattezzate "la banda delle ragazzine terribili". Ma per tre studentesse 13enni, italiane, tutte frequentanti la stessa scuola in un comune del Basso Vicentino, c'è ben poco di che vantarsi. I carabinieri le hanno infatti segnalate alla Procura per i Minorenni perché ritenute responsabili di tentato furto, invasione di edificio e danneggiamento.
Secondo quanto emerso dalle indagini, nelle scorse settimane le ragazze, in più occasioni, dopo aver danneggiato un infisso, si erano introdotte all’interno della scuola da loro frequentata, rovistando nei vari locali, tra gli effetti personali dei loro insegnanti, e bivaccando anche nelle classi. In una circostanza, poi, hanno anche appiccato fuoco a del materiale didattico di scarto accatastato nel cortile in attesa di essere smaltito.
Un comportamento già di per sé deprecabile, che assume toni ancor più foschi se si considera che la motivazione che ha spinto le giovani a tenere una simile condotta è stata semplicemente «la noia», come da loro stesse riferito nell’occasione in cui sono state sentite alla presenza dei loro genitori.