<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Vicenza

Vale anche la lode
la tesi sui volontari
oltre la disabilità

.
Al centro, la dottoressa Erika Poletto festeggiata dagli amici
Al centro, la dottoressa Erika Poletto festeggiata dagli amici
Al centro, la dottoressa Erika Poletto festeggiata dagli amici
Al centro, la dottoressa Erika Poletto festeggiata dagli amici

VICENZA. Hanno dato un senso al tempo libero, riempiendolo di voglia di vivere. E da 30 anni hanno costruito un percorso che nessun manuale di pedagogia avrebbe potuto tracciare meglio. Una storia di amicizia e di inclusione degli “abili“ con i disabili dove il confine tracciato dalla diversità diventa il motivo vero dell’unione. Sono i volontari di “Oltre le mura”, un gruppo nato a Vicenza nel 1989 da giovani obiettori di coscienza impegnati nelle cooperative che hanno proseguito - a fine servizio - la frequentazione di quei disabili che avevano seguito e aiutato. Quel gruppo, allargato a mogli, fidanzati e amici e sostenuto dallo scomparso don Giovanni Cecchetto, ha creato centinaia di occasioni di festa e incontro ogni week end per chi altrimenti sarebbe costretto all’isolamento, a rinunciare per sempre alla gita in montagna, alla spiaggia, alla caccia al tesoro e al carnevale. 
Il prodotto interno lordo di “Oltre le Mura“ è la gioia. Ne dà conto anche una tesi di laurea che è stata discussa lo scorso anno ed ora diventa una mostra: il testo è di Erika Poletto, 29 anni, dottoressa con 110 e lode al corso di laurea in scienze dell’educazione a Verona. Disabile dalla nascita, Erika ha voluto trasferire nelle aule accademiche col prof. Angelo Lascioli come relatore l’esperienza del team vicentino sulle strategie d’inclusione. Titolo della tesi “Si può fare tutti insieme”. La mostra, invece, che si apre oggi dalle 16 alle 19 al Barco della Cooperativa Insieme, via Dalla Scola 255 con la musica di David Simonetti - visitabile fino al 7 aprile - si intitola “Tempo libero, ma libero veraMente!” con le foto di 20 anni di attività. 

Suggerimenti