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Vicenza

Vaccini, in mille
scendono in piazza
contro l'obbligo

Il momento finale della manifestazione in piazza dei Signor
Il momento finale della manifestazione in piazza dei Signor
La manifestazione in centro

VICENZA. Una folla di mille persone si è riversata ieri in centro storico per dire no ai vaccini obbligatori. Mamme, papà e bambini hanno dato vita ad una manifestazione per protestare contro il decreto Lorenzin. Il popolo “free vax” si è riunito intorno alle 20 in piazza Castello. Gridando slogan quali «Libertà» e «Giù le mani dai bambini», i manifestanti si sono poi incamminati lungo corso Palladio, dando vita ad un lungo serpentone. Numerosi i cartelli con frasi di protesta, mentre dalla testa del corteo gli organizzatori davano il ritmo ai partecipanti in corteo scandendo proclami e slogan. Guidati dallo striscione «Disobbedienti per amore», sovrastato dalla bandiera veneta con il leone di San Marco, i “free vax” mischiati anche ad anti-vaccinisti tout-court, all’altezza di contra’ Santa Barbara, guardati a vista dagli agenti della questura e della polizia locale, si sono diretti verso piazza dei Signori.

I gradini della Basilica palladiana si sono quindi trasformati in un palco, dal quale sono iniziati gli interventi di diversi genitori. Nel mirino, sempre il nuovo decreto varato dal Governo per contrastare il calo delle vaccinazioni, un calo che lo stesso esecutivo aveva definito «drammatico». Sotto un certo livello di copertura, infette, l’effetto gregge non risulta più valido e i rischi di contagio aumentano in maniera esponenziale. La manifestazione di ieri ha richiamato famiglie dalla città, ma anche da tutta la provincia e da altre località del Veneto. Genitori da Schio, Thiene, Lonigo, Chiampo, Sovizzo, ma anche da Treviso e dalle province di Verona e Padova. Presenti le varie anime del movimento, tra cui i rappresentanti del coordinamento Corvelva. Al calare del sole, i partecipanti hanno acceso delle fiaccole di luce bianca, mentre in molti indossavano magliette o altri indumenti arancioni, simbolo della protesta. Mamme e papà sono rimasti in piedi ad ascoltare i discorsi, con i figli sulle spalle, mentre altri bambini si rincorrevano sulla piazza. «Siamo contrari alla scelta del Governo di rendere obbligatori i vaccini e di non darci libertà di scelta - sostiene Marco Campagnolo di Marola di Torri di Quartesolo, uno dei genitori presenti -. Ci diano la possibilità di fare vaccini singoli, esami prevaccinali, un calendario specifico per ogni bambino». «Chiediamo la libertà di poter vaccinare o meno i nostri figli - sottolinea Raffaella Franco, una mamma di Chiampo -. Uno stato democratico dovrebbe garantire la libertà di scelta».

«Siamo per la libertà, non siamo contro nessuno», le fa eco Emanuele Olin, arrivato con la famiglia da Montagnana, in provincia di Padova. «Dove c’è il rischio deve esserci la scelta - specifica Rosanna Dalla Stella di Thiene -. L’iter vaccinale deve essere fatto con attenzione per i bambini».

Matteo Carollo

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