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Vicenza

Un Olimpico shock
tra sangue e sesso
Bufera sui Classici

Il racconto di una masturbazione con il crocefisso
e una trasfusione sul palco dividono la politica
Rucco: «Scabroso». Bulgarini: «Grande evento»
Vigilia bollente per il nuovo ciclo degli spettacoli classici al teatro Olimpico. ARCHIVIO
Vigilia bollente per il nuovo ciclo degli spettacoli classici al teatro Olimpico. ARCHIVIO
Vigilia bollente per il nuovo ciclo degli spettacoli classici al teatro Olimpico. ARCHIVIO
Vigilia bollente per il nuovo ciclo degli spettacoli classici al teatro Olimpico. ARCHIVIO

Gian Marco Mancassola

Scandaloso Olimpico. Corpi nudi, sangue, autoerotismo e sacrilegio, riti dionisiaci e tantrici: un provocatorio intreccio tra amore sacro e amore profano aprirà il 68° ciclo dei classici al teatro Olimpico. Il 18 e il 19 settembre sul palco palladiano andrà in scena la “Prima lettera di San Paolo ai Corinzi” firmato da Angélica Liddell, visionaria e trasgressiva regista catalana, artista senza misure, la si ama o la si odia. Quella di Vicenza sarà la première italiana, ma in altre piazze europee ha già diviso critica e spettatori, tra chi ci vede il marchio del genio e chi abbandona i teatri sconcertato o disgustato. Sono comunque destinate a far discutere le scene clou, come il sangue (vero) spillato a uno degli attori o il racconto di una masturbazione con il crocefisso. Quanto basta per innescare la burrasca di fine agosto: «Il teatro Olimpico è la location adatta per questo tipo di offerta culturale scabrosa?», parte lancia in resta dai banchi del centrodestra Francesco Rucco, leader di “Idea Vicenza”, che promette battaglia in consiglio comunale. «Qualcuno ha nostalgia per l’indice dei libri proibiti», è la replica di Jacopo Bulgarini d’Elci, vicesindaco e assessore alla cultura. (...)

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