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Vicenza

Un 83enne vittima
della trappola sexy
Sparisce l’orologio

Due giovani in centro, come quelle che hanno derubato il pensionato
Due giovani in centro, come quelle che hanno derubato il pensionato
Due giovani in centro, come quelle che hanno derubato il pensionato
Due giovani in centro, come quelle che hanno derubato il pensionato

Una scollatura generosa, un’ape birichina, due ladre astute, e l’orologio da 2.500 euro sparisce nel nulla. Quella che potrebbe essere la trama di un racconto di Achille Campanile è in realtà il contenuto della denuncia presentata da un pensionato vicentino in caserma, dove si è presentato per riferire che due scaltre malviventi gli avevano portato via il prezioso Cartier, regalo della moglie e dei figli. Il furto è avvenuto nei giorni scorsi, nella zona fra corso Padova e via Quadri, e il bottino ammonta a circa 2.500 euro.

LA PASSEGGIATA. Pietro C., 83 anni, residente in zona, a metà pomeriggio era uscito per fare una passeggiata. Un rito quotidiano, per fare un po’ di movimento lungo corso Padova e tenersi in forma. Giunto vicino all’incrocio che porta verso lo stadio, il pensionato aveva notato due giovani che gesticolavano in maniera piuttosto animata. Una delle due, in particolare, appariva molto spaventata e si era avvicinato. Le due, come poi ha riferito, erano vestite in maniera molto succinta, con minigonne e ampie scollature.

L’APE. La più giovane delle due (secondo la vittima, avrà avuto sui 25 anni, mentre l’altra appariva sulla trentina) stava cercando di scacciare un’ape che le ronzava fra i capelli. Questo almeno ha detto, parlando agitata in un italiano senza inflessioni. Pietro si è fermato un attimo a guardarla; la complice cercava, con un foglio che aveva in mano, di allontanare l’insetto dal viso dell’amica. Una scena assai movimentata. Le due giovani avevano chiesto aiuto a Pietro: «La prego - aveva detto la più grande delle due - allontani quest’ape». E l’altra aveva ribadito: «Se mi punge sono morta. Soffro di una grave allergia alle punture d’insetto». L’anziano, che non riusciva a vedere l’insetto, si era offerto di dare loro una mano e aveva iniziato a gesticolare per allontanare l’insetto. Dopo un po’, le due si erano calmate e lo avevano ringraziato, con gentilezza, chiedendo come si chiamasse. Ma qualche istante dopo, a loro dire, l’ape era tornata a ronzare intorno alla più giovane, ed erano riprese le manovre. Fino a quando quella “allergica” si era messa ad urlare: «Si è infilata dentro la canottiera». La complice, che si diceva spaventata, ha chiesto a Pietro di toglierla, e la più giovane ha allargato la già ampia scollatura, mostrando il seno prosperoso. «Me la mandi via». Il pensionato ha spiegato di essere stato costretto ad allungare, suo malgrado, le mani, aiutato dall’amica. Una scena da Paperissima, non fosse stato per il furto.

L’OROLOGIO. Il gran trambusto, che non deve essere passato inosservato ai passanti, è durato ancora qualche decina di secondi. Poi, condendola di sospiri, la più giovane ha annunciato che l’ape se n’era definitivamente andata. E le due si sono profuse in ringraziamenti con il pensionato: «Mi ha salvato la vita. Se non fosse stato per lei, chissà cosa sarebbe successo. Non so come sdebitarmi». Pietro, un po’ accaldato, aveva minimizzato. «Per queste cose...». Lo strano incidente probabilmente lo avrà anche divertito. Ma il suo stato d’animo è cambiato radicalmente pochi minuti dopo, salutate le due ragazze e ripresa la passeggiata. Perché si è accorto che il prezioso orologio Cartier che porta sempre al polso da anni, un regalo di famiglia, non c’era più. È tornato indietro, ma le ladre erano sparite. E, come ha denunciato, una volta compresa la beffa è scoppiato in lacrime.

Diego Neri

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