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Vicenza

Truffe con la casa
Boom di denunce
per affitti e guasti

Una bacheca di annunci per affittare alloggi. ARCHIVIO
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Appartamenti che non esistono, case già abitate da altre persone, danni seri e costosi da riparare a carico del locatario. Sono alcuni dei casi di truffa immobiliare registrati negli ultimi mesi a Vicenza e in provincia, e rappresentano la punta di un iceberg di un fenomeno che pare in continua espansione. Nell’ultimo anno, denunce e segnalazioni alle associazioni dei consumatori sono raddoppiate, passando dal centinaio del 2015 alle quasi 200 dei primi nove mesi dell’anno. In molte occasioni, non si tratta tecnicamente di truffe, ma di violazioni contrattuali che possono far partire una causa civile; anche se, spesso, gli importi sono esigui. Quello che è certo è che la crisi economica ha fatto proliferare coloro che si ritengono furbi, e che cercano di farsi beffe degli altri.

LA CASA CHE NON C’È. La vicenda probabilmente più clamorosa ha per involontario protagonista un tecnico milanese che aveva necessità di affittare un appartamento a Vicenza. L’aveva cercato su internet, trovando un annuncio che faceva al caso suo. Aveva contattato il proprietario, aveva preso accordi con lui e si era fatto mandare via email foto e contratto. Aveva anticipato tre mesi come caparra, aveva ricevuto via corriere un mazzo di chiavi e infine era arrivato in città, dove non si era mai recato prima. Quando ha raggiunto l’indirizzo ha scoperto che la casa non esisteva: quel civico non corrisponde a nessun palazzo. Le foto erano state prese chissà dove, come le chiavi. E il proprietario? Svanito nel nulla.

AFFITTATO DUE VOLTE. Nei mesi scorsi, diverse persone sono state vittime del doppio affitto. Hanno visionato un appartamento, con il presunto mediatore immobiliare; hanno firmato un contratto che sembrava in regola ed hanno pagato la caparra. Solo al momento di entrare hanno scoperto che in quella casa ci vive già un’altra famiglia, con un contratto depositato; e sono rimasti con un palmo di naso. È accaduto anche che lo stesso appartamento sia stato affittato in contemporanea a due coppie di aspiranti inquilini, in maniera truffaldina. Fra le vittime, anche una coppia di giovani sposi della zona di Schio.

I GUASTI E LE SPESE. Un’altra truffa diffusa è quella che riguarda danni e guasti. Questi non sono visibili ad un primo controllo; ma quando emergono, i locatari si sentono spiegare che devono essere sistemati a loro spese. E spunta una clausola del contratto. Oppure, molti lamentano l’entità delle spese condominiali: «Mi avevate detto che erano comprese nell’affitto, e invece sono mille euro l’anno». E sorgono contenziosi e denunce.

I TURISTI. Si tratta della tipologia di vittime più diffusa. Alcuni fra singoli, coppie e famiglie che decidono di visitare il Vicentino utilizzano internet per le ricerche di un alloggio; pagano in anticipo, almeno una parte dell’importo, e una volta in zona scoprono che le cose non stanno come era stato loro comunicato. Per evitare raggiri, buona norma è evitare i pagamenti con le carte ricaricabili, preferendo ad esempio i bonifici.

Diego Neri

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