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Vicenza

Troppo traffico
intorno alle scuole
«Allievi a rischio»

La foto dello scorso anno scolastico testimonia i problemi di lunga data in stradella Mora. [FOTOGRAFO]ARCHIVIO
La foto dello scorso anno scolastico testimonia i problemi di lunga data in stradella Mora. [FOTOGRAFO]ARCHIVIO
La foto dello scorso anno scolastico testimonia i problemi di lunga data in stradella Mora. [FOTOGRAFO]ARCHIVIO
La foto dello scorso anno scolastico testimonia i problemi di lunga data in stradella Mora. [FOTOGRAFO]ARCHIVIO

Anna Madron

L’ennesimo incidente in una strada stretta, che nelle ore di punta diventa crocevia pericoloso di auto, moto, camion. Stradella Mora ieri mattina prima delle otto, ora in cui le scuole aprono i cancelli, è diventata ancora una volta teatro di un tamponamento tra un giovane che viaggiava in motorino e un furgone. Un impatto che fortunatamente non ha avuto esiti drammatici, ma che riaccende i riflettori sulle richieste che i dirigenti scolastici, gli insegnanti e le famiglie avanzano da tempo all’amministrazione comunale, l’ultima volta a giugno, quando in un incontro a palazzo Trissino venne ribadita l’urgenza di intervenire sulla cittadella degli studi, cominciando col modificare la viabilità di stradella Mora.

Una via che attualmente è a doppio senso ma che mal sopporta il traffico quotidiano legato alla coesistenza di sei istituti scolastici, se si aggiunge anche il recente centro edile Palladio oltre al Canova, Boscardin, Da Schio, Montagna e San Gaetano. Un quadrilatero di edifici che conta circa 5.500 studenti che si spostano con mezzi pubblici o privati e che dalle 7.30 in avanti affluiscono in massa nella zona racchiusa tra viale Cricoli e via Astichello.

«Quest’estate - spiegano i dirigenti del Canova Domenico Caterino e del Boscardin Maria Pia Veladiano - alcuni lavori che avevamo chiesto sono stati eseguiti. I marciapiedi son stati rifatti, le buche appianate, la segnaletica rinnovata e per stradella Mora è stato fissato il limite di velocità di trenta all’ora. Ma non basta perché il doppio senso in una strada così stretta rappresenta una minaccia per l’incolumità degli studenti e di chiunque soprattutto nelle ore di punta si trovi a transitare in macchina o a piedi lungo la carreggiata».

Sulla modifica alla viabilità insiste anche un documento che è stato sottoscritto nel marzo scorso dai consigli d’istituto delle scuole e dai comitati genitori e dove si fa presente che non è mai stato visto un vigile a regolamentare il traffico caotico egli orari di ingresso e uscita.

«È una zona che dovrebbe essere tutelata e pensata per garantire prima di tutto la sicurezza degli studenti - aggiunge Maria Pia Veladiano che fa notare come alcuni interventi come la modifica alla viabilità sia praticamente a costo zero -. Magari predisponendo per i mezzi di trasporto pubblici e privati dei punti di sosta esterni da dove i ragazzi potrebbero incamminarsi a piedi per raggiungere ognuno il proprio istituto».

Spunti contenuti anche in uno studio urbanistico che gli studenti del Canova un paio d’anni fa avevano sviluppato disegnando una “nuova” cittadella senza auto, più sicura e meno inquinata.

Anna Madron

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