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Dopo Vicenza-Samb

Tifoso ferito
«Ora la verità»
Spunta un video

La famiglia ha depositato una memoria in procura
Alcuni frame del filmato comparso su Facebook
Alcuni frame del filmato comparso su Facebook
Vicenza-Samb, i soccorsi al tifoso ferito

VICENZA. Ieri mattina l'avvocato della famiglia Gianluca Fanesi, il tifoso della Sambenedettese rimasto gravemente ferito il 5 novembre al termine della partita al Menti, si è presentato in procura e ha depositato una memoria alla cancelleria del pubblico ministero De Munari composta da tre pagine scritte e da un video che potrebbero essere molto utili per arrivare a sollevare la coltre di silenzio sui minuti che hanno preceduto il ferimento di Gianluca. «Chi dice che qualcuno non abbia già parlato e riferito alla polizia la sua testimonianza su quanto avvenuto?», ha detto il fratello di Gianluca, Massimiliano. Facendo intendere che qualche testimone c’è. E forse avrebbe già raccontato quanto visto e sentito quel pomeriggio.

 

Nel frattempo sui social sta circolando un filmato amatoriale sulle concitate fasi del dopo partita (GUARDA). Il video è una registrazione postata in diretta da una vicentina che, dal terrazzo di un'abitazione che si affaccia su viale Trissino e Campo de Nane, ha ripreso i soccorsi a Fanesi. 

 

Proseguono intanto gli accertamenti da parte della Digos. La questura ribadisce la ricostruzione dell'accaduto: il tifoso sarebbe scivolato mentre scappava dalla polizia e avrebbe battuto la testa contro una cancellata. I poliziotti hanno inoltre sequestrato alcuni bastoni che i supporter ospiti avevano utilizzato per aggredire i sostenitori vicentini a Campo de Nane. Sempre la questura ha inoltre già ascoltato una ventina di testimoni, tra poliziotti e tifosi, e consegnato alla procura anche alcuni filmati. Nell'invitare chiunque sia in possesso di elementi relativi a quei momenti, il questore Giuseppe Petronzi afferma: «Noi finora stiamo lavorando sugli elementi che abbiamo a disposizione per accertare la verità. È nostra intenzione e dovere cercare di recepire ogni ulteriore elemento al fine di chiarire la dinamica dei fatti, mettendo a disposizione dell’autorità giudiziaria gli esiti dell’attività».

 


 

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