VICENZA. Ieri mattina l'avvocato della famiglia Gianluca Fanesi, il tifoso della Sambenedettese rimasto gravemente ferito il 5 novembre al termine della partita al Menti, si è presentato in procura e ha depositato una memoria alla cancelleria del pubblico ministero De Munari composta da tre pagine scritte e da un video che potrebbero essere molto utili per arrivare a sollevare la coltre di silenzio sui minuti che hanno preceduto il ferimento di Gianluca. «Chi dice che qualcuno non abbia già parlato e riferito alla polizia la sua testimonianza su quanto avvenuto?», ha detto il fratello di Gianluca, Massimiliano. Facendo intendere che qualche testimone c’è. E forse avrebbe già raccontato quanto visto e sentito quel pomeriggio.
Nel frattempo sui social sta circolando un filmato amatoriale sulle concitate fasi del dopo partita (GUARDA). Il video è una registrazione postata in diretta da una vicentina che, dal terrazzo di un'abitazione che si affaccia su viale Trissino e Campo de Nane, ha ripreso i soccorsi a Fanesi.
Proseguono intanto gli accertamenti da parte della Digos. La questura ribadisce la ricostruzione dell'accaduto: il tifoso sarebbe scivolato mentre scappava dalla polizia e avrebbe battuto la testa contro una cancellata. I poliziotti hanno inoltre sequestrato alcuni bastoni che i supporter ospiti avevano utilizzato per aggredire i sostenitori vicentini a Campo de Nane. Sempre la questura ha inoltre già ascoltato una ventina di testimoni, tra poliziotti e tifosi, e consegnato alla procura anche alcuni filmati. Nell'invitare chiunque sia in possesso di elementi relativi a quei momenti, il questore Giuseppe Petronzi afferma: «Noi finora stiamo lavorando sugli elementi che abbiamo a disposizione per accertare la verità. È nostra intenzione e dovere cercare di recepire ogni ulteriore elemento al fine di chiarire la dinamica dei fatti, mettendo a disposizione dell’autorità giudiziaria gli esiti dell’attività».