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Tesoretto da 539 milioni per le tredicesime

Laura Pilastro L’appuntamento con la gratifica natalizia porterà nelle tasche dei vicentini oltre 539 milioni di euro. A tanto ammonta, da una elaborazione di dati ministeriali, il volume delle tredicesime dei lavoratori subordinati e dei pensionati in tutta la provincia. Si avvicinano i giorni dell’accredito più atteso dell’anno, quello che arriva con il mese di dicembre e per molte famiglie rappresenta una boccata di ossigeno, anche in vista dello shopping natalizio. Un beneficio per 286 mila dipendenti e 175 mila pensionati, equivalente a una media di 1.170 euro netti pro capite. I NUMERI. L’attesa per molti sta per scadere, altri, invece, con la tredicesima mensilità che è già arrivata in conto corrente, stanno già pianificando spese e acquisti. Si calcola che nel Vicentino le tredicesime mensilità lorde dei lavoratori dipendenti ammontino a 567 milioni 713 mila euro, per un netto pari a 382 milioni 247 mila euro. Si tratta in tutto di 286 mila persone impiegate nei settori agricoltura (2 mila), industria manifatturiera (137 mila), industria delle costruzioni e dell’energia (9 mila), commercio e servizi (138 mila). Dipendenti ai quali le aziende nel loro complesso hanno versato nel 2017 retribuzioni nette per 4 miliardi 496 milioni di euro. Cui si aggiunge ora anche il cedolino della mensilità aggiuntiva, pari a un netto di 382 milioni 247 mila, per un importo pro-capite di 1.337 euro. La tredicesima si calcola sull’ultima retribuzione e le regole sul computo e sulla maturazione sono definite dai vari contratti collettivi di categoria. Sta di fatto che a gioire di più sono i lavoratori del commercio e dei servizi, la cui gratifica natalizia ha la media pro-capite più alta con 1.380 euro. A queste cifre vanno sommati anche i numeri dei pensionati (i primi a ricevere l’accredito) che, secondo l’Inps, sono un esercito di 175 mila in tutta la provincia. Il mese di dicembre porta nelle loro tasche circa 160 milioni di euro di tredicesime, più o meno 900 euro a testa. PAGAMENTI IN VISTA. Un’iniezione di quattrini che fa comodo in vista delle scadenze fiscali, come il saldo di Imu e Tasi, da versare entro il 18 dicembre. Secondo un’indagine Coldiretti/Ixè sul comportamento di spesa di 33 milioni di italiani, più di uno su tre che riceve la tredicesima deve destinarla soprattutto al pagamento di tasse, mutui, rate e bollette. Il 39 per cento, invece, può utilizzarla in particolare per le spese di Natale, mentre il 19 per cento per il risparmio. Sempre che tutte le aziende possano far fronte all’impegno di pagarla: «Non abbiamo avuto sentori che quest’anno ci siano realtà in difficoltà - commenta la segretaria generale della Uil, Grazia Chisin -. Occupazione ed export stanno crescendo. Il tasso di disoccupazione è passato al 6,2 per cento, rispetto al 7,4 per cento di inizio anno». Lontani, anche per il segretario generale della Cgil, Giampaolo Zanni, gli anni in cui «le aziende chiedevano di posticipare il pagamento della mensilità aggiuntiva a gennaio dell’anno dopo». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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