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Altopiano

Temperature elevate
Così sono a rischio
le settimane bianche

Sciatori piccoli e grandi ieri sulle piste del Kaberlaba
Sciatori piccoli e grandi ieri sulle piste del Kaberlaba
Sciatori piccoli e grandi ieri sulle piste del Kaberlaba
Sciatori piccoli e grandi ieri sulle piste del Kaberlaba

ASIAGO. Aria, neve e sole recitava una vecchia pubblicità per la stagione invernale altopianese. Ed è ancora così in questi giorni in Altopiano dove l’inverno, nel senso sportivo, prosegue nonostante temperature diurne che superano di parecchi gradi lo zero.

Piste aperte ovunque, sia da discesa sia da fondo, assicurando sciate garantite per i prossimi giorni festivi dove nei comprensori si stanno organizzando anche feste di carnevale e gare sugli sci in maschera. Anche al Kaberlaba di Asiago, stazione sciistica più a bassa quota in Altopiano, grazie all’innevamento programmato le piste rimangono di buona qualità e tutte praticabili. Tutte in funzione le piste a Enego 2000, dove si segnala ancora neve di ottima qualità così come al Verena e in Val Formica. I bacini idrici per l’innevamento mantengono ancora buoni livelli di acqua, grazie alle nevi che si sciolgono durante il giorno; si “spara” con i cannoni di notte quando le temperature scendono sotto lo zero.

«Confidiamo ancora in parecchie settimane di sci – rivela Mario Timpano di Enego 2000 – Le temperature notturne, 3-4 gradi sotto lo zero, aiutano a consolidare il manto nevoso che, inevitabilmente, di giorno si squaglia leggermente per l’effetto di un sole con maggior forza rispetto a qualche settimana fa».

Sono le temperature diurne a far preoccupare i gestori di impianti e di centri fondo. La colonnina di mercurio arriva a segnare fino a 7–8 gradi nelle ore centrali della giornata nella conca centrale, superano i 10 gradi sopra i 1600 metri per il fenomeno dell’inversione termica. Alla stazione Arpav di malga Larici la massima ha toccato gli 11 gradi, riducendo lo spessore della coltre nevosa sulle piste. Anche al Verena, dove le massime sono state più ridotte, la coltre si è ridotta portando le misurazioni a 50 centimetri di neve alla partenza degli impianti, e 60 centimetri in cima al monte a 2.015 metri.

«Speriamo che le giornate belle proseguano, ma con temperature più invernali – commenta Alessandro Bregolato della stazione Val Formica, che deve ancora confidare nella neve dal cielo fino al completamento dei lavori del bacino e dell’impianto di innevamento – Abbiamo iniziato tardi la stagione e quindi il nostro auspicio è di riuscire a portarla avanti almeno per buona parte di marzo».

La neve in Altopiano significa anche flussi turistici, come conferma il sindaco di Asiago Roberto Rigoni Stern basandosi sui dati degli accessi all’ufficio Sit. «Appena tutti gli impianti altopianesi sono riusciti ad aprire in pieno, la domanda per l’alberghiero e per l’extra alberghiero è subito aumentata. Devo dire che anche quest’anno il Kaberlaba, grazie al suo innovativo sistema di approvvigionamento idrico che utilizza le acque rilasciate dal depuratore cittadino, ha salvato la prima parte della stagione. Ora la speranza è che la neve possa durare permettendo a tutti gli operatori dello sci, da discesa e di fondo, di rientrare dagli sforzi, tanto umani quanto economici, che sono stati profusi all’inizio dell’inverno».

Gerardo Rigoni

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