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Tasi e Imu via web
Addio avvisi a casa
Rata da 22 milioni

La data da segnare in agenda è il 16 dicembre. Entro quel giorno dovrà essere versato il saldo della Tasi e, per chi è ancora costretto a pagarla, dell’Imu. Sarà importante per tutti i vicentini mettere un appunto, perché, a differenza di qualche mese fa, non arriverà alcun bollettino o promemoria nella cassetta della posta. I contribuenti chiamati allo sportello sono circa 40 mila e il Comune si aspetta di incassare 22 milioni di euro. «Finora - fanno sapere da palazzo Trissino - le entrate sono state in linea con le previsioni».

IL SERVIZIO. Ma andiamo con ordine e partiamo dalla scadenza. Niente avvisi a casa. I cittadini proprietari di abitazione principale ed eventuali pertinenze (cantina, deposito, garage o posto auto) per passare al pagamento dovranno arrangiarsi. Il che significa che o recupereranno il modulo inviato in passato o si recheranno in Comune, oppure potranno usufruire di un nuovo servizio predisposto nei giorni scorsi. «Grazie a un’implementazione del sistema - annuncia l’assessore alla semplificazione Filippo Zanetti - i contribuenti potranno visualizzare online e scaricare nel proprio computer l’F24 precompilato con l’importo a saldo della Tasi da pagare entro il 16 dicembre». Per completare l’operazione sarà necessario registrarsi al portale (chi non è ancora iscritto dovrà presentarsi a palazzo Trissino con la propria carta d’identità) e accedere con la password «di livello elevato» dedicata, «che in futuro diventerà l’unica per accedere a tutti i servizi comunali». Una volta entrati, sarà necessario scaricare il file “pdf”. «E da qui si potrà decidere se pagare tramite l’home banking – prosegue – oppure andare direttamente in banca». Il vantaggio, secondo quanto previsto, è duplice. Mentre i residenti «risparmieranno code» il Comune risparmierà quattrini: «Mediamente sono spesi 30 mila euro all’anno per l’invio dei bollettini Tasi a casa».

IL DIGITALE. Resta da capire quanti vicentini si attrezzeranno per passare dalla carta al digitale. Sono 4.414 gli utenti che, essendo già iscritti al portale Fromci con credenziali in busta, possono accedere e utilizzare tutti i servizi del nuovo “Portale del cittadino”. A questi, dalla data di attivazione del portale che risale al 21 ottobre, si sono aggiunti 50 nuovi iscritti con “riconoscimento alto”, ovvero già abilitati a utilizzare tutti i servizi, e 130 nuovi iscritti con “riconoscimento basso”, che devono ancora presentarsi in Comune per autenticarsi e ottenere quindi il “riconoscimento alto”. Dal 21 ottobre a oggi sono 127 i certificati già scaricati con timbro digitale, di cui 45 con bollo e 82 senza. La visualizzazione dell’F24 precompilato per la Tasi si aggiunge, infatti, agli altri servizi già attivi.

I NUMERI. All’interno del sito web predisposto dal Comune di Vicenza non si troverà l’F24 delle abitazioni principali con rendite fino a 400 euro perché la Tasi in quel caso è azzerata. Sul portale saranno disponibili 19.041 modelli. Non sono stati inseriti, inoltre, quelli relativi alla Tasi sugli altri immobili e all’Imu. «Complessivamente – fanno sapere dal Comune – i contribuenti chiamati a pagare la prima e la seconda imposta sono circa 40 mila». E l’incasso previsto sarà di 22 milioni (5,1 relativi alla Tasi e 17,4 per quanto riguarda l’Imu). Come anticipato dall’assessore al bilancio Michela Cavalieri, i dati dell’acconto hanno rispettato le previsioni. Per la Tasi gli introiti sono stati pari a 5,4 milioni, che comprendono una piccola quota dei pagamenti in ritardo della Tasi 2014, a fronte di una previsione di incasso annuale di 10,5 milioni. Per l’Imu l’incasso si era attestato a 15,9 milioni, per una previsione annuale di 33,3 milioni di euro.

Nicola Negrin

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