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Tangenziale, via ai lavori Primo giorno di cantiere «Pronta ad agosto 2020»

Prendete il calendario, o meglio i calendari, e fate due conti. Ottocentosettanta giorni. Anzi, da oggi uno in meno: ottocentosessantanove. Il conto alla rovescia questa volta è reale. Nessuna data stimata o solamente annunciata. I lavori per la realizzazione della bretella dell’Albera (tecnicamente chiamata primo stralcio-primo tronco della tangenziale di Vicenza) sono ufficialmente iniziati. Nel terreno che sorge tra via Battaglione Valtellina e viale del Sole ieri mattina non solo è comparsa una ruspa (non piccola), ma sono stati anche piantati i picchetti e la rete arancione per delimitare il cantiere. Il tutto mentre a palazzo Trissino Anas metteva la firma sulla consegna ufficiale dei lavori al Consorzio Integra. «Questo è un momento storico - afferma Achille Variati - e dedico quest’opera ai cittadini che da troppi anni stanno soffrendo per il traffico terribile». E che da oggi, va detto, possono guardare con ottimismo al futuro. Precisamente all’agosto del 2020, quando, calendario alla mano appunto, si concluderà quell’intervento finanziato con 86 milioni di euro. LA CERIMONIA. Che sia un momento storico lo si capisce varcando l’entrata di palazzo Trissino. Le porte che danno sullo scalone con tappetto rosso che porta a sala Stucchi, e che solitamente è aperto per matrimoni o visite ufficiali, sono spalancate. Al primo piano sono disposte le sedie riservate con tanto di cartellini. Ci sono i rappresentanti delle categorie economiche, delle forze dell’ordine, dell’autostrada, della giunta e del Consiglio comunale. Dietro il tavolo, Achille Variati fa da padrone di casa. Accanto a lui il presidente della Regione Luca Zaia, il sindaco di Costabissara Maria Cristina Franco e l’amministratore delegato di Anas Gianni Vittorio Armani: «Il tempo in cui le città erano costruite attorno alla viabilità non è più sostenibile - dichiara l’ad - e i nostri insediamenti urbani ora si trovano con un ritardo infrastrutturale. Le merci non devono più passare attraverso le città. E quest’opera, che inizia oggi, servirà proprio a questo: risolverà i problemi dei collegamenti tra autostrada, la zona dell’Alto Vicentino e la Pedemontana». I PRIMI LAVORI. La cerimonia si svolge lontano da fango, ruspe e reti di cantiere. E così, il primo colpo di benna della futura bretella dell’Albera arriva lontano da riflettori, taccuini e telecamere. Sì, perché mentre a palazzo Trissino si firmano le carte, nell’area dove sorgerà il grande viadotto da 116 metri si segna il terreno. «Prima di tutto - spiega l’ingegnere di Anas, Anna Maria Nosari, responsabile dei lavori - dopo aver delimitato le aree, sarà eseguita la bonifica bellica che durerà circa un mese e mezzo e interesserà l’intero sedime. A seguire saranno segnate le piste di cantiere, mentre una delle prime opere realizzate sarà il sottopasso di pian delle Maddelene». La caccia alle bombe avverrà prima di tutto superficialmente e poi andrà in profondità fino a toccare un massimo di sette metri. «Speriamo che non ci siano grosse sorprese - continua Variati, in sopralluogo al cantiere con il consigliere delegato Fioravante Rossi - perché Vicenza è stata duramente bombardata». E aggiunge con un pizzico di commozione per essere riuscito a vedere davvero le ruspe in azione: «Questo è un piccolo atto di giustizia verso questa terra che tanto ha dato al nostro Paese». COSTI ED ESPROPRI. Il primo stralcio-primo tronco della tangenziale si svilupperà da viale del Sole al Moracchino e avrà una lunghezza di 5,3 chilometri. L’opera ha ricevuto un finanziamento di 86 milioni, dei quali 36,1 per lavori (con un avanzo di quasi sei milioni per i ribassi) mentre, oltre a Iva e oneri, altri 18,6 milioni saranno destinati agli espropri. «Stiamo proseguendo bene - aggiunge Nosai - e la maggior parte delle aree sono state acquisite; per altre sono in corso trattative; non freneranno l’opera». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Nicola Negrin

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