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L’indagine

Strade di sangue
Marosticana
maglia nera

Uno dei numerosi incidenti che sono avvenuti sulla strada provinciale Marosticana. ARCHIVIO
Uno dei numerosi incidenti che sono avvenuti sulla strada provinciale Marosticana. ARCHIVIO
Uno dei numerosi incidenti che sono avvenuti sulla strada provinciale Marosticana. ARCHIVIO
Uno dei numerosi incidenti che sono avvenuti sulla strada provinciale Marosticana. ARCHIVIO

Se vi trovate in automobile lungo la Provinciale 248 Marosticana prestate la massima attenzione alla guida e, se lo ritenete opportuno, fate pure gli scongiuri. Secondo i dati diffusi dall’Automobile club Italia, infatti, i circa 80 chilometri di asfalto che collegano il capoluogo berico alla frazione Ponte della Priula di Susegana nel Trevigiano sono i più pericolosi di tutta la provincia vicentina; e si piazzano al quarto posto nella classifica nazionale riservata alle strade provinciali, statali, ai raccordi e alle autostrade. In tutto lo Stivale fanno peggio della Marosticana solamente il Grande raccordo anulare di Roma, la statale del Lago di Como e dello Spluga, e la statale Pontina.

MAGLIA NERA. I numeri dell’Aci si riferiscono al 2014. Per stabilire la pericolosità di un’arteria bisogna confrontare il numero di incidenti complessivi con la lunghezza totale della strada. In base a questa relazione, la Marosticana si è aggiudicata la maglia nera del territorio vicentino con 145 scontri, che hanno fatto registrare una media di 1,8 eventi per chilometro. L’orario peggiore per percorrerla parrebbe essere quello attorno alle 8, ovvero quando si esce di casa per andare al lavoro oppure per portare a scuola i figli, quando ci sono stati 14 scontri. Il mese più critico, invece, risulta essere settembre con 18 eventi. I dati, ovviamente, si limitano a dire quanti incidenti si sono verificati, ma non forniscono informazioni sulle condizioni ambientali o strutturali che li hanno provocati.

IL RESTO DEL PODIO. Detto della Marosticana, al secondo posto tra le arterie più a rischio che si snodano per tutto il loro percorso o solamente per una parte nel Vicentino, c’è un ex aequo: l’autostrada A4 Torino-Trieste, dove nel 2014 si sono verificati 902 eventi, e la strada statale Postumia con 202; entrambe hanno fatto registrare una densità di 1,7. Sul terzo e ultimo gradino del podio si trovano a pari merito la tangenziale Sud e la strada Padana superiore 11: per entrambe la densità è di 1,4 incidenti per chilometro. Il volume di scontri, però, è notevolmente diverso, perché la prima si snoda solamente per una decina di chilometri (lungo i quali ci sono stati 14 scontri), mentre la seconda va da Torino a Venezia (615 eventi).

TUTTE LE ALTRE. Scorrendo il resto della classifica si trova la Statale 47 Valsugana (che va dalla provincia di Padova a quella autonoma di Trento), dove sono stati censiti 172 eventi con una media di 1,3 per chilometro. Risultano invece più sicure la strada provinciale 246 di Recoaro (41 eventi e 0,9 di media), la provinciale 247 Riviera Berica (38 scontri) e la Provinciale 500 di Lonigo (30 eventi) con una media di 0,8, e la Provinciale 46 del Pasubio, dove si sono registrati 57 incidenti con una media di 0,7 eventi per chilometro. In fondo alla graduatoria c’è l’autostrada A31, che in base ai dati 2014 dell’Aci risulta dunque l’arteria più sicura di tutto il territorio provinciale vicentino. I numeri della Valdastico dicono: 14 incidenti lungo gli 88 chilometri di nastro d’asfalto, che hanno portato a una media invidiabile di 0,1 eventi ogni mille metri.

Valentino Gonzato

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