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Vicenza

Strada Nicolosi
Rabbia dei residenti
«Moto e velocità»

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Strada Nicolosi
Strada Nicolosi
Strada Nicolosi
Strada Nicolosi

VICENZA. «Un motodromo, una selva di erbacce e alberi morti, una strada di nessuno». Così i residenti in via Nicolosi, strada provinciale che collega Vicenza a Monticello Conte Otto, riassumono i gravi problemi che da anni affliggono la zona di periferia. Ottocento metri in tutto di asfalto, racchiuso tra due rotatorie, costeggiato dalla vecchia via comunale, ora ad uso esclusivo dei proprietari delle abitazioni, anche quella usata in maniera indiscriminata da motociclisti e automobilisti. Il primo problema di cui si lamentano i residenti è soprattutto legato alla sicurezza e al disturbo della quiete pubblica. «Qui non si vive più -spiegano i residenti -. Veniamo svegliati di continuo dal rombo delle moto che passano sulla provinciale anche ai 100 chilometri all’ora. Alcuni di loro addirittura più volte, utilizzando la strada come fosse il circuito di Imola, sfruttando le rotonde per invertire la marcia e ricominciare a correre». Questo fatto crea un problema non da poco. «Veniamo svegliati di continuo, a tutte le ore dal rombo dei motori, se qualcuno uscisse di strada ce lo ritroveremmo in salotto -sottolinenano-, nessuno viene mai a controllare, non si capisce nemmeno di chi sia la competenza della strada: per lo stralcio del verde la Provincia dice che è di competenza comunale, i vigili non si vedono mai, e il risultato è che ognuno fa quello che vuole, tranne noi residenti, che dobbiamo solo sopportare». Nella strada abitano circa una ventina di famiglia, una cinquantina di persone in tutto, molte delle quali sono anziane. «Abbiamo già scritto a Rucco, alla Provincia, al sindaco non sappiamo più a chi appellarci. È diventato pericoloso anche uscire dal cancello». 

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