VICENZA. Un atto vandalico, un rito satanico, un gesto intimidatorio? Quell’immagine ha fatto davvero pensare al peggio. La statua della Vergine, collocata tra via Pagliarino e via Galilei e voluta dalle famiglie di San Bortolo in segno di riconoscimento per la protezione ricevuta durante la guerra, è stata trovata senza testa. Gli interrogativi sono circolati tra le vie del quartiere scatenando leggende, misteri ma anche preoccupazioni e timori. Com’è possibile che qualcuno si sia davvero divertito a mozzare il capo di quel capitello votivo? Una domanda che è arrivata fino al comando della polizia locale e che è rimasta irrisolta fino al primo pomeriggio di ieri, quando, apparentemente, il “giallo” è stato risolto: a decapitare la figura della Vergine sarebbero stati i piccioni.
Il giallo comincia due giorni fa. Qualcuno, affermano i residenti dopo aver visto l'immagine, dev’essere intervenuto, sicuramente di notte, con qualche arnese e deve avere compiuto quel gesto orribile. Già, ma chi? La domanda viene girata al comando di stradella Soccorso Soccorsetto. Gli agenti della polizia locale arrivano tra via Pagliarino e via Galilei nel pomeriggio di ieri. Sono le 15. Scattano le foto, le ricerche. Si guarda ovunque per capire come sia stato possibile che qualcuno sia intervenuto in quel capitello situato addirittura in un luogo di passaggio. Si cerca la testa: nell’area verde, dietro le piante e all’interno dei cassonetti. Non c’è niente da fare: le ricerche sono vane. Finché, il mistero è svelato poi da un residente. «Qui - afferma - c’erano spesso piccioni. Alcuni si sono posizionati sulla testa della statua che, va detto, era già crepata all’altezza del collo e il peso ha fatto il resto».