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Stangata sulle slot, sanzione quintuplicata

Il Comune ha inasprito le sanzioni per i locali che non rispetteranno l’ordinanza sull’orario di chiusura all’accesso alle slot machine
Il Comune ha inasprito le sanzioni per i locali che non rispetteranno l’ordinanza sull’orario di chiusura all’accesso alle slot machine
Il Comune ha inasprito le sanzioni per i locali che non rispetteranno l’ordinanza sull’orario di chiusura all’accesso alle slot machine
Il Comune ha inasprito le sanzioni per i locali che non rispetteranno l’ordinanza sull’orario di chiusura all’accesso alle slot machine

Ci sono apparecchi che guadagnano quasi quanto Cristiano Ronaldo o Leo Messi: un euro ogni quattro secondi. Peccato, però, che l’euro lo debba inserire il giocatore (non il calciatore) seduto su uno sgabello per poter premere un pulsante e giocare una partita di 4 (quattro!) secondi davanti a quel congegno chiamato slot machine. Ce ne sono altri di questi dispositivi che sono addirittura finiti all’interno di sette negozi della città, alimentari e non solo; come se non bastassero gli altri centinaia di macchinari distribuiti in bar e tabaccherie. Il Comune due anni fa, per combattere le dipendenze e contrastare la ludopatia, ha deciso di porre un freno, con un giro di vite che impone ai gestori di limitarne le ore di funzionamento. Tuttavia, come ammette la stessa amministrazione comunale, le forze dell’ordine hanno «rilevato numerose inosservanze» del provvedimento, anche perché «l’esiguità della sanzione ora prevista non costituisce un incentivo sufficiente». Da qui la scelta: quintuplicare la multa.

L’INASPRIMENTO. La decisione è arrivata ieri mattina, quando la giunta ha approvato la delibera per l’inasprimento della sanzione pecuniaria amministrativa per i pubblici esercizi che non rispettano gli orari di funzionamento degli “apparecchi per il gioco lecito con vincita in denaro”. Se prima chi sgarrava doveva pagare una somma di 50 euro («Francamente non una somma elevata», ammette l’amministrazione) d’ora in poi dovrà versare cinque volte di più, vale a dire 250 euro. «Il tutto - spiega l’assessore alla semplificazione Filippo Zanetti - si inserisce all’interno di un’azione più ampia di lotta alla ludopatia che il Comune di Vicenza persegue da qualche anno, e, più precisamente, da marzo 2015».

IL PROVVEDIMENTO. La data non è casuale. È da quel momento che il Comune (uno dei primi in Italia) ha iniziato la battaglia alle slot machine, con un’ordinanza ad hoc siglata dal sindaco. Il provvedimento prevede che le slot possano funzionare soltanto dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22. È prevista una deroga dal lunedì al giovedì dalle 17 all’una di notte mentre venerdì, sabato, domenica e festivi dalle 16 alle 3 del giorno successivo per tutti i locali che hanno ottenuto la validazione dall’Ulss 6 di un progetto di contrasto della ludopatia.

I NUMERI. Il provvedimento, ha funzionato sì, ma non in maniera sufficiente. Da qui la decisione di quintuplicare la sanzione. «Da aprile 2015 a oggi - spiega l’assessore alla sicurezza Dario Rotondi - sono state accertate 111 violazioni». La legge consente ai pubblici esercizi di installare “apparecchi per il gioco lecito con vincita in denaro” senza licenza o comunicazione al Comune. Potenzialmente all’interno di tutti i 550 pubblici esercizi presenti sul territorio possono essere presenti gli apparecchi. Sono 3 le sale giochi attive sul territorio comunale (di cui una si avvale della deroga per il progetto con l’Ulss); 20 sono le tabaccherie con newslot (si gioca quattro secondi mettendo un euro) e all’elenco si sono aggiunti sette negozi. NI.NE.

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