VICENZA. Incolto, non voluto, con il fascino dell’abbandono che caratterizza le periferie urbane. È il bosco cresciuto in mezzo al rondò di Ponte Alto, una delle rotatorie più ampie e trafficate della città. Ed è lì, immobile, alla porta ovest di Vicenza, biglietto da visita dalle grandi possibilità estetiche, forse mai comprese.
Passeggiare all’interno di questo “biglietto da visita” si può, ammesso di riuscire ad attraversare la strada incolumi naturalmente. Ecco allora aprirsi davanti agli occhi un fazzoletto di natura caratterizzato da erba alta, edera e arbusti. L’anello, poi, è ugualmente infestato e i tombini rotti riflettono l’abbandono. Gli unici abitanti del bosco sembrano essere gli insetti. E non importa la grandezza: sono tutti ugualmente fastidiosissimi. Numerosi anche i piccoli rettili, che prolificano grazie anche al corso d’acqua che taglia la rotatoria.