VICENZA. La scena è tutt’altro che frequente in tribunale. Un imputato è arrivato a palazzo di giustizia, scortato dalla polizia, con un braccio al collo; l’altro, quasi un’ora dopo, in barella, accompagnato dagli infermieri del Suem, ed ha partecipato all’udienza steso sul lettino (IL VIDEO).
Gli arresti dei due nigeriani, protagonisti dell’ennesimo accoltellamento a Campo Marzo, che ha scatenato le reazioni della politica, sono stati convalidati dal giudice Camilla Amedoro, che li ha però poi rimessi in libertà. La legge non prevede la carcerazione preventiva per le lesioni aggravate. Affronteranno il processo per direttissima l’11 settembre prossimo, e nel frattempo dovranno presentarsi tutti i giorni in questura a firmare.
Campo Marzo e sicurezza: vota il sondaggio
«Su Campo Marzo finora l’attenzione delle forze dell’ordine è stata sempre alta e posso garantire che continuerà a essere massima. Faccio notare che in occasione dei recenti fatti di sangue l’intervento della polizia è sempre stato immediato e ha portato all’arresto dei responsabili». Sul dibattito intorno alla sicurezza nell’area verde di fronte alla stazione il questore Giuseppe Petronzi risponde con i numeri: «Quasi 100 espulsioni dall’inizio dell’anno». In merito ad un eventuale presidio fisso di polizia ricorda: «Devo guardare a tutta la città e a tutta la provincia». E sull'invio dell'esercito come invocato dal centrodestra precisa: «La legge prevede l’impiego dei militari esclusivamente su obiettivi sensibili per il terrorismo».