VICENZA. Un vicentino su tre a letto. Non è influenza ma ci assomiglia. Questo ottobre sarà ricordato per il caldo anomalo da quasi inizio estate per colpa dell’alta pressione che continua a imprigionare l’Italia e il Veneto, per le polveri sottili oltre la norma che hanno causato un nuovo e pesante allarme smog in tutto il Nord e per un’epidemia da virus respiratori che imperversa da giorni. Le patologie colpiscono un po’ tutti, anziani, adulti, bambini e stanno decimando intere classi soprattutto negli asili nido, nelle materne e nelle elementari, senza risparmiare anche altre scuole della città.
L’allerta giunge direttamente dal pronto soccorso dell’ospedale, che è il primo a soffrire di questa ondata di fastidiosi virus in libera uscita. Metà infermieri sono a casa malati. I 200 accessi quotidiani sono diventati 250. E l’asticella delle richieste si alza sempre di più.