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Vicenza

Sicurezza
Il Comune si affida
alle guardie giurate

Uno scorcio di contrà Garibaldi, il luogo dell’aggressione avvenuta tra venerdì e sabato da parte di tre nordafricani ai danni di due coppie
Uno scorcio di contrà Garibaldi, il luogo dell’aggressione avvenuta tra venerdì e sabato da parte di tre nordafricani ai danni di due coppie
Uno scorcio di contrà Garibaldi, il luogo dell’aggressione avvenuta tra venerdì e sabato da parte di tre nordafricani ai danni di due coppie
Uno scorcio di contrà Garibaldi, il luogo dell’aggressione avvenuta tra venerdì e sabato da parte di tre nordafricani ai danni di due coppie

Quattro occhi in più a sorvegliare la città. Dovrebbe scattare da ottobre il servizio di vigilanza privata cui il Comune ricorrerà per dare una risposta più efficace al problema della sicurezza. Che torna in modo preponderante al centro dell’attenzione dopo l’aggressione avvenuta tra venerdì e sabato in contrà Garibaldi. La notizia dei tre nordafricani che hanno preso a pugni e calci una ragazza e il suo amico “colpevole” di aver cercato di difenderla dai pesanti apprezzamenti dei magrebini, ha acceso la discussione tra il popolo del web, con decine e decine di commenti sul sito e la pagina Facebook de Il Giornale di Vicenza. Il tema è caldo e palazzo Trissino ha qualche colpo in canna. Il primo è lo stanziamento di 55 mila euro per “arruolare” due pattuglie di guardie giurate che sotto la regia della polizia locale, contribuiranno a rendere più sicura la città. Approvata con la variazione di bilancio di fine luglio, l’iniziativa, spiega l’assessore alla sicurezza Dario Rotondi «dovrebbe partire, se tutto va bene, entro ottobre». Sul fronte dei controlli, è in dirittura di arrivo anche il rafforzamento della dotazione di telecamere in viale Milano e dintorni. Nove i nuovi occhi elettronici installati. Alcuni dei quali sono già in funzione, altri lo saranno a giorni.

IL BANDO. Gli uffici comunali dovranno ora predisporre il bando con il quale individuare la ditta di vigilantes che sarà chiamata a presidiare i punti “roventi” della città. Due le pattuglie, altrettante le guardie giurate che saranno impiegate. Come? «A sorvegliare il patrimonio del Comune in senso lato. Non solo i monumenti come la Basilica palladiana, ma anche Campo Marzo e i parchi recintati», chiarisce Rotondi. Saranno operativi tutti i giorni, specialmente nelle ore notturne, «anche dopo la mezzanotte, quando la polizia locale non è più in servizio». La parola d’ordine, riprende l’assessore, sarà «flessibilità». E cioè «a seconda delle esigenze, potremo modificare il servizio che sarà aggiuntivo rispetto al controllo della polizia locale e delle altre forze dell’ordine, sempre tenendo presente che le guardie giurate non sono una forza di polizia». Se questi operatori della sorveglianza dovessero imbattersi in un reato, tuttavia, «hanno l’obbligo di intervenire».

NUOVE TELECAMERE. Intanto, in viale Milano e dintorni, stanno per accendersi una dopo l’altra le nove telecamere che il Comune, per una spesa di 40 mila euro, ha installato nei punti strategici e che faranno salire a 13 il numero complessivo degli occhi elettronici puntati su una delle zone più problematiche della città. I nuovi dispositivi, montati oltre che lungo viale Milano anche in via Firenze, via Genova, Via Torino e piazzale Bologna, sono sistemati «a 80 metri l’una dall’altro», per dare modo agli uomini del comando di contrà Soccorso Soccorsetto e agli agenti della questura di visionare le immagini. Ma sul fronte della sicurezza spara a zero il consigliere della lista Impegno a 360° Claudio Cicero, parlando di «incapacità» dell’Amministrazione «di garantire tranquillità alla città».L.P.

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