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Vicenza

Sfilano in Fiera
le razze pregiate
dei gatti europei

La kermesse  è aperta anche oggi fino alle 18.30
La kermesse è aperta anche oggi fino alle 18.30
La kermesse  è aperta anche oggi fino alle 18.30
La kermesse è aperta anche oggi fino alle 18.30

«Un miagolio vi seppellirà, magnagati!». Burle e scherzi si sprecano nelle ore del Golden Cat Show, la kermesse dedicata ai gatti più belli del mondo allestita in Fiera. L’evento iniziato ieri si conclude stasera alle 18.30 mentre già si sussurra un numero record di visitatori. Di certo non passa inosservata l’ironia di organizzare una mostra felina nella terra dei “magnagati”. Un’ironia su questo blasone popolare apprezzata e alimentata dagli stessi vicentini, che per inciso di gatti non ne hanno mai mangiati (o non più che in altre terre in tempi di carestia), ma che inorridisce ancora il resto del mondo.

Il successo del Golden Cat Show e dei suoi 800 felini d’Europa in passerella passa anche da qui. Anzi, soprattutto da quella marcata etichetta, perennemente sospesa tra leggenda e storia, che caratterizza da almeno 500 anni il rapporto tra Vicenza e i gatti. Così, racchiusi in comode gabbie, gatti bellissimi di razze pregiate e costose, dal British Shorthair all’Abissinio, dal Bengala al Gatto sacro di Birmania, osservano il resto del mondo da par loro: con aristocratica sufficienza. Perché «in Egitto i felini erano venerati come dei, e i gatti non l’hanno mai dimenticato». Le parole sono del giornalista, ex parlamentare ed ex direttore di RaiUno Fabrizio Del Noce, padrino della manifestazione e presidente del Monde du Chat. «I gatti sono animali molto intelligenti, indipendenti, non si arrendono alle difficoltà, sanno cosa vogliono e come ottenerlo», dice. E sul fatto che l’Italia sia o meno un Paese per gatti, Del Noce non ha dubbi. «Non so se sia un Paese per gatti. Certo non è un Paese di gatti: certe persone non sanno dove vanno né dove ci stanno portando». Ah, gatti e furbizia: non c’è l’uno senza l’altro. Tuttavia, tra i gatti a quattro a zampe e quelli a due «è più facile confrontarsi con i primi che con i secondi», sorride il sindaco Achille Variati ricordando come nella casa dei suoi genitori gli amici felini abbiano sempre trovato ospitalità. «Oggi non possiedo gatti - aggiunge il sindaco - perché il lavoro me lo impedisce. L’animale non è giocattolo, è un essere vivente e come tale, pur non confondendolo con e tra gli affetti, va tutelato e rispettato». Palazzo Trissino, che ospita il gatto Romeo, ai felini ci tiene. Nel 2012 il Consiglio ha approvato un Regolamento sugli animali da compagnia da essere preso da esempio da altri Comuni. «Agli animali bisogna dedicare tempo», conclude Variati.

Tempo che i numerosissimi visitatori del Golden Cat Show stanno impiegando per informarsi sulle ultime novità in fatto di cuccette, pettini, alimentazione, salute; saltando da uno stand all’altro, mentre sulle passerelle sfilano raccolti tra le braccia dei proprietari i gatti più belli del mondo. I giudici fanno la loro parte: guardano il gatto, lo misurano, lo toccano. Per i neofiti un gatto è un gatto, per tutti gli altri no, e il rischio di incidenti diplomatici è dietro l’angolo. Una signora sui 50 anni che ha paragonato un Persiano nero (felino a pelo lungo) al “Cugino Itt” della Famiglia Addams, è stata incenerita dallo sguardo del proprietario. Ogni razza ha le sue peculiarità, peso, caratteristiche del manto, alimentazione, costi e gli esperti le conoscono a menadito. Gli appassionati ascoltano, pensano a quanto devono risparmiare per mantenere il gatto dei loro sogni. Nell’attesa, oggi dalle 10 si replica con le ultime iniziative, spettacoli e sfilate.

Federico Murzio

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