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Prima di Vicenza-Brescia

Scontri al Menti
Video ai raggi X
Indaga la Digos

Tensione fuori dal Menti, la carica della polizia
Tensione fuori dal Menti, la carica della polizia
Tensione prima della partita

VICENZA. Alta tensione ieri pomeriggio al Menti prima dell’incontro tra Vicenza e Brescia. Polizia e carabinieri sono infatti dovuti intervenire in almeno un paio di circostanze per evitare che le due tifoserie entrassero in contatto. Nel corso dei tafferugli sono rimasti feriti (fortunatamente senza gravi conseguenze) alcuni esponenti delle forze dell’ordine e anche degli ultras bresciani, che hanno anche sfondato una delle cancellate della "gabbia" (VIDEO).

 

Su quanto avvenuto sta indagando la Digos: acquisiti i filmati relativi alla videosorveglianza che ora vorranno analizzati dalla scientifica. Due momenti in particolare al vaglio degli inquirenti: il tentativo di entrare in contatto da parte delle tifoserie e l'abbattimento della cancellata. Alcuni tifosi sarebbero già stati identificati, ma al momento non sono stati ancora presi provvedimenti.

 

Gli scontri. Le forze dell’ordine sono dovute intervenire all’arrivo allo stadio dal casello autostradale di Vicenza ovest, dove erano state radunate le auto giunte da Brescia, dei mezzi Aim. Appena scesi, i tifosi bresciani hanno cercato di entrare in contatto con gli ultras biancorossi, impedito però dal cordone di icurezza di poliziotti e carabinieri. Una volta rientrati nel parcheggio a loro destinato, gli stessi ultras lombardi hanno abbattuto una delle cancellate sistemate per dividere le due tifoserie, cercando nuovamente lo scontro fisico. A quel punto è avvenuto un nuovo tafferuglio nel quale alcuni poliziotti sono rimasti feriti e poi trasportati al pronto soccorso dell’ospedale San Bortolo. Contusi anche alcuni tifosi bresciani.

 

Le reazioni. «Ancora una volta sono le forze dell’ordine a dover pagare il prezzo della inidoneità degli strumenti di cui dispongono per garantire il pacifico svolgimento di una manifestazione sportiva. Servono iniziative legislative che forniscano strumenti più efficienti e maggiori risorse», il commento di Maurizio Ferrara, segretario regionale Ugl Polizia di Stato che parla di «cinque uomini del reparto mobile di Padova condotti in ospedali per le ferite riportate». 

 

«Una tifoseria vergognosa quella degli ultrà bresciani, a cui andrebbero imputati i costi di una giornata di follia», ha scritto invece sul proprio profilo Facebook l'assessore alla Progettazione Antonio Dalla Pozza, che si trovava allo stadio. 

«La speranza ora è che arrivi la giustizia, non solo con i Daspo, nei confronti di chi non merita di girare per l'Italia a creare problemi (e speriamo che anche il campo dia loro la possibilità, l'anno prossimo, di passare le domeniche a Lumezzane e a Salò in avvincenti derby) - ha aggiunto -. La questione non è solo quella di dire che il calcio deve pagarsi il costo sociale ed economico di queste follie (altrimenti dovremmo dire che tutte le manifestazioni dovrebbero pagarsi le spese, dai concerti ai cortei di protesta), ma che queste spese dovrebbero sicuramente essere imputate alle società tutte le volte in cui vi siano incidenti provocati dai propri tifosi. Queste mele marce, questi imbecilli, questi violenti non devono più trovare casa nello sport che amiamo. Abbiamo il diritto di poter andare a vedere la partita portando i nostri figli senza dover temere per la loro incolumità, abbiamo il diritto di vedere questi animali nel posto giusto per loro: dietro alle sbarre».

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