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Vicenza

Scontri al Menti
venti denunciati
e daspo per 70

I momenti di tensione fuori dallo stadio Menti dello scorso 9 ottobre
I momenti di tensione fuori dallo stadio Menti dello scorso 9 ottobre
I momenti di tensione fuori dallo stadio Menti dello scorso 9 ottobre
I momenti di tensione fuori dallo stadio Menti dello scorso 9 ottobre

VICENZA. Venti denunce e una settantina di daspo. A due settimane dal movimentato prepartita di Vicenza-Cesena, la questura ha emesso i primi provvedimenti per i protagonisti degli scontri avvenuti fuori dal Menti. Dieci tifosi biancorossi e altrettanti supporter cesenati dovranno rispondere delle accuse di violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Per quanto riguarda i divieti di accedere alle manifestazioni sportive, invece, si dovrà attendere ancora qualche giorno, perché i poliziotti devono terminare di analizzare con attenzione i filmati degli scontri. Da fonti investigative, i provvedimenti dovrebbero riguardare una settantina di persone, sessanta delle quali di fede bianconera.

INCONTRO A RISCHIO. Che la partita tra Vicenza e Cesena potesse essere una sfida a rischio, la questura lo aveva messo in preventivo già nei giorni precedenti alla gara. Tanto da prevedere uno speciale piano per garantire l’ordine pubblico. L’ultimo precedente tra gli ultras delle due squadre non faceva presagire nulla di buono. Il 21 novembre dell’anno scorso, infatti, un ultrà cesenate aveva lanciato una bomba carta fuori dal bar-tabaccheria “Allo Stadio” dando il via a una breve scazzottata subito interrotta dall’arrivo delle forze dell’ordine. Da qui lo stato d’allerta predisposto per il 9 ottobre. Che, però, almeno un’ottantina di sostenitori romagnoli stava cercando di far “saltare” provando, ancora una volta, ad arrivare allo scontro con i vicentini.

GLI SCONTRI. La questura aveva prescritto ai tifosi provenienti da Cesena di uscire al casello di Vicenza Est per poi proseguire il tragitto a bordo di autobus scortati. Ma se la disposizione è stata rispettata da molti, un convoglio di ultras aveva invece in mente un’altra strategia, che doveva concludersi con lo scontro nelle vicinanze del Menti. E così, una trentina di auto e furgoncini ha oltrepassato il casello indicato ed è uscita a Grisignano e a Vicenza Ovest e si è poi data appuntamento all’incrocio di corso Padova per mettere in atto il “piano di battaglia”. Una volta lasciate le loro vetture, intorno alle 14, il corteo dei “tifosi” del Cesena, privo di scorta, era stato individuato da circa 200 supporter biancorossi che si trovavano vicino al bar Quadrifoglio. È stato questo il momento più delicato, perché in direzione degli ultras bianconeri, che avevano già iniziato a cercare il contatto, è partito il lancio di bottiglie di birra. A mettere fine ai tafferugli ci hanno pensato le forze dell’ordine.

L’INDAGINE. Terminata l’emergenza, agenti e carabinieri avevano identificato 80 supporter ospiti, che erano poi stati fatti risalire sulle loro automobili e rispediti a casa senza poter assistere alla partita. Nei giorni successivi, la Digos ha esaminato le immagini dei disordini ed è risalita ai più facinorosi, che sono stati denunciati. A breve arriveranno pure i daspo.

Valentino Gonzato

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