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«Saremo più forti facendo sistema con altri comparti»

Una visitatrice di VicenzaOro January osserva una delle vetrine dei brand che espongono il meglio della propria produzione. COLORFOTO
Una visitatrice di VicenzaOro January osserva una delle vetrine dei brand che espongono il meglio della propria produzione. COLORFOTO
Una visitatrice di VicenzaOro January osserva una delle vetrine dei brand che espongono il meglio della propria produzione. COLORFOTO
Una visitatrice di VicenzaOro January osserva una delle vetrine dei brand che espongono il meglio della propria produzione. COLORFOTO

Laura Pilastro Le contaminazioni tra il gioiello e la moda, il made in Italy come leva e l’importanza di trasmettere emozioni e valori assieme al prodotto. Ivana Ciabatti, imprenditrice aretina, presidente nazionale di Confindustria Federorafi, in visita a VicenzaOro January - aperta in Fiera fino a mercoledì 24 - guarda al futuro del settore orafo e vede il «bicchiere mezzo pieno». Come si prospetta questo 2018 per il settore orafo e del gioiello? Stiamo vivendo dei cambiamenti molto profondi e veloci e la globalizzazione ha accentuato la concorrenza. Il Paese Italia e il settore orafo italiano hanno davanti a sé grandi sfide e opportunità. Come prepararsi a coglierle? Occorre più cultura, oggi non ci si può più improvvisare. Dobbiamo avere degli obiettivi di medio, breve periodo. Poi è importante anche fare sistema. Non a caso Federorafi fa parte di Confindustria Moda. Nel 2017, abbiamo organizzato per la prima volta un evento di comunicazione a Milano dove il gioiello si è contaminato con la moda, gli è stata data dignità. Sta dicendo che il futuro del gioiello italiano è la moda? Sì, ne sono convinta, perché su un prodotto base noi non potremo mai più competere con India e Cina, ma anzi sfruttare l’Italian life style, che è una risorsa economica importante. Ci vuole più cultura, torno a ripetere. E anche una presenza maggiore dello Stato. In che modo? Le aziende italiane hanno soprattutto bisogno di snellire tutti i lacci burocratici che le rendono meno competitive rispetto agli altri concorrenti. Servono interventi legislativi e leggi chiare. Ma di più si può fare anche sull’aspetto fiscale e sul fronte del credito. Devo comunque ringraziare sia il ministro allo Sviluppo economico Calenda sia il sottosegretario Scalfarotto che con il piano per l’internazionalizzazione del Made in Italy hanno fatto molto e, non a caso, le nostre esportazioni crescono. Resta comunque ancora tanto da fare, ma io vedo il bicchiere mezzo pieno. Siamo consci di questo e dobbiamo reagire invece di lamentarci. Federorafi crede nel dialogo aperto con gli imprenditori. Forse per la prima volta stiamo facendo sistema non solo all’interno del settore, ma assieme agli altri comparti. Se siamo più uniti, possiamo essere più forti nel mondo. Resta il fatto che per essere più forti occorre anche adeguarsi ai cambiamenti. Sì, l’importante è capire che il mondo è cambiato e che ci sono tanti nuovi ricchi che vogliono i nostri prodotti. Prodotti che non solo devono essere ben fatti, ma trasmettere emozioni e valori. È anche così che si valorizza il brand? Il tema mi è molto caro perché sono tanti anni che dico le stesse cose. Fare brand non vuole soltanto dire comunicare, ma fare servizi e ridare dignità al gioiello. Come federazione stiamo lavorando su questo aspetto e riscontriamo che dopo anni di lotta, finalmente qualcosa di positivo si muove, anche perché non c’è scelta: o cambiamo o siamo destinati a morire. Quanto conta il tema della sostenibilità per i nuovi consumatori? Noi abbiamo parlato di sostenibilità per la prima volta nel 2008, con l’azienda Goldlake Ip che fa parte di Italpreziosi. Avevamo fatto delle ricerche e risultava che a livello mondiale il consumatore era attento alla storia, alla tracciabilità e provenienza del prodotto. Questo non ovunque, ad esempio in Italia non c'era questa sensibilità. Ora, invece, i “millennial” sono estremamente attenti e ogni imprenditore dovrebbe far propri anche questi valori. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Laura Pilastro

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