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Rinasce l’ex banca
Polo commerciale
con hotel e negozi

Casa Ghislanzoni Bonin, ex sede del Credito Italiano, all’angolo tra corso Palladio e Fogazzaro. COLORFOTO
Casa Ghislanzoni Bonin, ex sede del Credito Italiano, all’angolo tra corso Palladio e Fogazzaro. COLORFOTO
Casa Ghislanzoni Bonin, ex sede del Credito Italiano, all’angolo tra corso Palladio e Fogazzaro. COLORFOTO
Casa Ghislanzoni Bonin, ex sede del Credito Italiano, all’angolo tra corso Palladio e Fogazzaro. COLORFOTO

Ci hanno provato a palazzo Repeta, ma non c’è stato niente da fare. È stata poi la volta dell’ex macello, ma anche in questo caso tutto si è concluso con un nulla di fatto. Infine, qualcuno ha deciso di puntare al cuore del centro storico, lì dove si incrociano le due arterie principali e dove sorge un edificio abbandonato. Si chiama “Casa Ghislanzoni Bonin”, si trova all’angolo tra corso Palladio e corso Fogazzaro, ma da tutti è conosciuta come la sede del Credito Italiano prima e di Unicredit poi. Quello che negli ultimi anni è stato sempre visto come un palazzo chiuso e dimenticato, ora si appresta a diventare un nuovo punto di riferimento o comunque un esempio, grazie a un investimento privato che porterà alla realizzazione di una grande struttura con albergo e quattro negozi.

IL VIA AI LAVORI. Non si tratta di un sogno, ma di un intervento concreto che, come si può vedere dal cartello affisso all’esterno, è iniziato proprio pochi giorni fa, dopo che la Sovrintendenza ha dato il parere positivo all’operazione. Titolare dei lavori è la Immobiliare Due Pini, società che nel marzo 2017 ha acquisito l’immobile di quattro piani già di proprietà della Banca nazionale di Credito dal 1927, e che ha deciso di avviare i lavori di ristrutturazione (in due fasi) per «recuperare questa importante emergenza architettonica», come si legge nella relazione redatta dallo studio di progettazione Albano Passarin & Marina Marzotto. «L’intervento - scrivono - in larga misura anche per la volontà del nuovo proprietario, si propone di reinsediare le attività commerciali al piano terra e al piano primo e una residenza turistica alberghiera ai piani secondo e terzo». Ma se per i negozi è questione di settimane, per l’intervento ricettivo sarà necessario attendere «una successiva pratica, in riferimento anche all’antica destinazione residenziale presente nel catasto d’avviso napoleonico del 1810».

ABBIGLIAMENTO E CASA. Ma cosa nascerà al posto di quelle vetrine che negli ultimi anni si sono trasformare in pareti per poster e papiri di laurea? Secondo quanto scritto dai professionisti, il progetto per la nuova riorganizzazione prevede quattro esercizi commerciali organizzati dal piano interrato, al piano terra e al primo piano. «Innanzitutto - spiegano - si ridà importanza e dignità alla bella scala ottocentesca in pietra di Vicenza, che collega tutti i 4 piani, e sarà ripristinato l’accesso anche al primo, che era stato eliminato. Sarà inoltre realizzato un nuovo ascensore in vetro e acciaio». Mentre la struttura ricettiva sarà sviluppata in una seconda fase (dovrebbe trattarsi di un relais), per i locali commerciali si parla di tre negozi di abbigliamento e un’attività legata a prodotti per la casa.

LA PIANIFICAZIONE. «La soddisfazione è doppia». Filippo Zanetti non nasconde il proprio entusiasmo. D’altronde, dopo i flop di palazzo Repeta e dell’ex macello, l’apertura di una struttura ricettiva nell’ombelico del centro storico non può che rappresentare un obiettivo in parte raggiunto dall’amministrazione comunale. «Va detto - aggiunge l’assessore alla semplificazione - che da una parte si copre un buco che c’era da tempo e dall’altra abbiamo un privato che si fa carico di un investimento importante». Relazione alla mano, entro fine anno la parte commerciale potrebbe essere attivata. «Il che - conclude togliendosi un sassolino dalla scarpa - è ancora più significativo, anche in risposta a tutti i gufi che dicono che la nostra città non è viva».

Nicola Negrin Federico Murzio

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